Due serate sotto il cielo di luglio per inaugurare, tra memoria e racconto, la terza edizione del festival di letteratura sportiva Mens Sana. A Bono, cuore culturale del Goceano, il Comune insieme a Lìberos accende i riflettori sull’anteprima del 9 e 10 luglio, preludio alle giornate di settembre che concluderanno l’edizione 2025. Una rassegna che non celebra soltanto la bellezza dello sport, ma la sua capacità di diventare narrazione, riscatto, mito.
«Continua l’impegno dell’amministrazione comunale per il festival di letteratura sportiva, giunto alla terza edizione – afferma il sindaco di Bono Michele Solinas –. Anche quest’anno avremo ospiti di grandissimo livello e l’interesse sta crescendo non solo a Bono, ma anche in tutto il territorio. Ringrazio in particolare la dottoressa Eliana Lisai, assessora alla Cultura, che cura l’organizzazione del festival in maniera impeccabile fin dal primo anno».
La rassegna ha già nel nome un programma e un ideale: Mens Sana unisce il valore della lettura a quello della pratica sportiva. E lo fa portando in scena volti e storie che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Dal mito Gigi Riva – raccontato in chiave intima e narrativa – alla drammatica parabola di Monica Giorgi, la tennista che pagò con la prigione la fedeltà ai propri principi, passando per le epopee calcistiche che hanno fatto da colonna sonora al Novecento.
Mercoledì 9 luglio, alle 21.30, aprirà le danze Nicola Muscas con Un amore di contrabbando. Gigi Riva, una vita in rovesciata (Mondadori). Un romanzo che è viaggio, nostalgia e resistenza. L’eroe Riva, raccontato come si raccontano gli uomini veri: attraverso i silenzi, le fughe, i dolori, i “no” ostinati. «Tappa dopo tappa – tra Leggiuno e Milano, tra Cagliari e Torino, tra Carloforte e Roma – emerge il profilo di un uomo votato al tragico, che da eroe ci ha mostrato come si diventa mito, e cioè alla sua maniera, l’unica possibile: scomparendo». Con Muscas dialogherà Giovanni Dessole.
Alle 22.30, sarà la volta di Stefano Bizzotto, telecronista e penna raffinata, con due saggi editi da Il Saggiatore: Storia del mondo in 12 partite di calcio e Giro del mondo in una Coppa. Il primo è un affresco storico in cui le guerre e le rivoluzioni si specchiano nei riflessi di un pallone. Il secondo è un viaggio nella memoria di ventuno edizioni del Mondiale, tra «capolavori sportivi, incontri mancati con il destino, grandi e piccoli momenti di tragedia, generosità e trionfo». A dialogare con lui, il giornalista Roberto Pinna.
Giovedì 10 luglio, alle 21.30, toccherà a Franco Bonera e al suo Pezzi di colore (Ultra), un tuffo negli anni Settanta attraverso i racconti di chi c’era. Bonera, all’epoca il più giovane redattore della Gazzetta dello Sport, restituisce le voci e le ombre dei campioni e delle firme che hanno fatto grande lo sport italiano.
Alle 22.30, chiuderanno l’anteprima Serena Marchi e Monica Giorgi, protagoniste di Domani si va al mare (Fandango). Un libro che scava nella vita della tennista che, nel 1980, fu arrestata e condannata per associazione sovversiva. Una vicenda tragica e sorprendente, narrata con delicatezza e coraggio. «La Giorgi – si legge nel comunicato – ha fatto dei propri principi etici e morali la chiave di volta della propria esistenza». A moderare l’incontro sarà Alessandra Ghiani.
Il festival è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – e con la collaborazione di Lìberos.