Il Dicastero per le cause dei Santi ha ufficialmente riconosciuto le virtù eroiche di suor Teresa Tambelli, come annunciato nel bollettino della Santa Sede del 20 giugno 2025. Durante un'udienza con il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero, Papa Leone XIV ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce le virtù della Serva di Dio.
Maria Olga Tambelli nacque il 17 gennaio 1884 a Revere, in provincia di Mantova, penultima di sette figli. Rimasta orfana di entrambi i genitori all'età di tredici anni, completò gli studi a Parma, conseguendo il diploma magistrale con una media di quasi 9/10.
A 18 anni decise di consacrarsi al Signore ed entrò tra le Figlie della Carità a Torino, dove ricevette il nome religioso di Teresa. Nel 1907, all'età di 23 anni, fu inviata a Cagliari, all'Asilo della Marina, dove rimase per ben 57 anni.
Nel 1914 suor Teresa incontrò suor Giuseppina Nicoli, nominata Superiora della Casa. Tra le due religiose si instaurò una profonda affinità spirituale, essendo entrambe donne di intensa vita interiore, nelle quali non esisteva separazione tra amore di Dio e amore del prossimo.
Insieme si dedicarono con particolare attenzione ai "piccioccus de crobi", adolescenti e pre-adolescenti che vivevano in condizioni di estrema indigenza. Questi ragazzi, il cui nome deriva da "sa corbula" (la cesta in vimini), erano spesso orfani o abbandonati, costretti a vivere per strada, dormendo all'aperto sotto i portici o nelle grotte. Durante il giorno vagavano tra il porto, la stazione e il mercato cittadino, trasportando la spesa delle signore in cambio di poche monete.
Dopo la morte di suor Nicoli, avvenuta nel 1924, suor Tambelli ne raccolse l'eredità spirituale, proseguendo e ampliando le opere da lei avviate. Divenuta superiora della Casa, adeguò le scuole alle esigenze del tempo e si dedicò con particolare zelo all'educazione dei giovani più svantaggiati.
Durante i bombardamenti che colpirono Cagliari tra il 1940 e il 1943, suor Teresa aprì le porte dell'Asilo agli sfollati e, quando anche le suore furono costrette a lasciare la città, allestì ad Uras, nell'entroterra oristanese, una cucina popolare per i poveri e avviò scuole elementari e medie.
Una delle sue iniziative più significative era il pranzo di Natale per i poveri, che arrivava a servire più di 1500 persone. Quando le veniva fatto notare che in quell'occasione si spendeva molto, rispondeva con fermezza: "È vero, in questo pranzo si spende molto ma finché vivrò, lo farò, ad ogni costo, qualunque cosa capiti".
Il 6 novembre 2016, nella Cattedrale di Cagliari, l'Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio diede avvio all'iter per la causa di canonizzazione di suor Teresa Tambelli. In meno di sei anni, la causa ha superato il vaglio delle commissioni storica, teologica e dei cardinali e vescovi, che hanno esaminato centinaia di documenti e 60 testimonianze contenute nella "Positio".
Il riconoscimento delle virtù eroiche, avvenuto il 20 giugno 2025, rappresenta un passo importante verso la beatificazione. Con questo decreto, suor Teresa Tambelli è stata dichiarata Venerabile, titolo che la Chiesa cattolica conferisce a persone che si sono distinte per "santità di vita" o per "eroicità delle virtù".
Suor Teresa Tambelli si spense il 23 febbraio 1964, subito dopo aver partecipato alla Santa Messa. La sua preghiera: "Gesù, Giuseppe, Maria che l'ultimo mio cibo sia la santa Eucarestia" fu esaudita.
Di lei si diceva che nessuno sapesse in quale maniera riuscisse ad aiutare tutti. La sua vita, caratterizzata da umiltà, disponibilità e carità instancabile verso i più bisognosi, rappresenta una testimonianza autentica dell'amore di Cristo vivente nella Sua Chiesa.
Il riconoscimento delle virtù eroiche di suor Teresa Tambelli è motivo di grande gioia per le suore Vincenziane che operano nel territorio diocesano e per tutta la comunità cagliaritana, che ha beneficiato della sua opera di carità.