Le note non fanno rumore, ma costruiscono mondi. E martedì 24 giugno, dalle ore 19, sarà la volta dei giovani allievi della Scuola Civica di Musica di Cagliari, che celebreranno la Festa della Musica 2025 trasformando il Teatro Carmen Melis in un palcoscenico vivo di emozioni e talento. L’ingresso è libero, ma i posti non sono infiniti: chi vuole ascoltare, faccia presto.
Non sarà uno spettacolo qualsiasi, ma una liturgia laica del suono, dove ogni esibizione racconterà la fatica dello studio, la gioia dell’interpretazione, l’intimità di chi ha deciso che la musica non è hobby ma scelta. E non serve lustrini, né effetti speciali: bastano un pianoforte, una chitarra, una voce, e soprattutto la voglia di esserci, davvero. “La Festa della Musica – spiegano gli organizzatori – è un’occasione per dare voce a chi studia, prova, sbaglia e riprova. È un ponte generazionale, un luogo di incontro, una celebrazione della bellezza condivisa”.
Sul palco si alterneranno decine di giovani musicisti, coordinati dai docenti della Scuola, tra cui Marco Meloni, Gisella Vacca, Emilio Capalbo, Pasquale Cao e Gianrico Manca, con repertori che spaziano da Philip Glass a Patti Smith, da Lady Gaga a Charles Mingus, passando per Loredana Bertè, Ed Sheeran, i Queen, Depeche Mode e molti altri.
Ci saranno momenti di musica d’insieme, assoli intensi, duetti inaspettati. Ma più di tutto ci sarà l’anima di chi crede che la cultura non si imponga con i decreti, ma si coltiva sul campo, una lezione alla volta, un’ora di solfeggio dopo l’altra. A presentare la serata sarà il giornalista Simone Cavagnino, con la discrezione di chi accompagna senza invadere.
La Big Band della scuola chiuderà la serata con le sue geometrie jazzate, mentre la voce di Daniela Ugo – insieme a un ensemble orchestrale che comprende sax, trombe, percussioni e chitarre – sigillerà la festa con “The Lady Is a Tramp”.
Non sarà solo un concerto, sarà un atto civile. Un inno alla musica che educa, alla scuola che forma, all’arte che resiste. E in un tempo in cui tutto sembra sfuggente e consumabile, la Scuola Civica di Musica di Cagliari ricorda che ci sono ancora luoghi in cui si cresce, si studia, si sogna – in tempo reale e in chiave di violino.