Otto milioni già stanziati e una struttura chiusa dal 2018: il Centro Residenziale Anziani di Viale della Resistenza torna al centro del dibattito politico. I capigruppo di UDC, Patto per Alghero, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Prima Alghero hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Beniamino Pirisi, al sindaco Raimondo Cacciotto e al segretario generale Antonio Ara per chiedere all’amministrazione “di attivarsi con urgenza per avviare la progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori”.
“Il CRA di Viale della Resistenza – si legge nella mozione – rappresentava un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza alla popolazione anziana di Alghero. La sua chiusura, dovuta al cedimento parziale del tetto, ha privato la città di un servizio essenziale, proprio mentre la domanda di assistenza è in continua crescita”.
Non è solo un tema sociale, ma anche culturale. “L’edificio fu progettato dal celebre architetto Antonio Simon Mossa, figura di spicco dell’urbanistica sarda del Novecento, autore di importanti opere pubbliche e private”. Secondo i firmatari, questo valore storico-architettonico impone “una particolare attenzione alla riqualificazione della struttura, da realizzare nel rispetto del progetto originale e coinvolgendo gli enti preposti alla tutela del patrimonio architettonico e paesaggistico”.
Il centrodestra chiede che l’amministrazione riferisca periodicamente in Consiglio comunale “sullo stato di avanzamento delle procedure e sull’utilizzo delle risorse già disponibili”, e invita a valutare ulteriori finanziamenti complementari, “anche tramite bandi regionali, nazionali o fondi europei”.
I firmatari della mozione sono:
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Raffaele Salvatore (UDC – Patto per Alghero)
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Marco Tedde (Forza Italia)
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Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia)
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Michele Pais (Lega)
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Massimiliano Fadda (Prima Alghero)
L’obiettivo dichiarato è chiaro: “Restituire alla città una struttura essenziale per i nostri anziani e per il tessuto sociale di Alghero, evitando ulteriori ritardi e scongiurando il rischio di perdere i fondi stanziati”.