Alghero: Francesco Sasso rilancia Fertilia con una proposta concreta di riqualificazione urbanistica

“Fertilia può e deve essere recuperata. La situazione in cui versa la borgata non è più tollerabile”. È netto l'intervento dell’avvocato Francesco Sasso, presidente dell’associazione Iniziativa Alghero, che rompe il silenzio sulla condizione di abbandono di Fertilia e rilancia con forza un progetto di recupero e rilancio del borgo fondato in epoca fascista.

Fertilia: una città di fondazione condannata ad un inesorabile declino”, scrive Sasso, che ricorda come il 6 marzo 2025, in seguito al cedimento parziale della palazzina dell’Egis, si fossero finalmente accesi i riflettori sul degrado del centro. Riflettori che, però, si sono subito spenti. “Dopo alcuni proclami… è calato il silenzio. Nessun intervento della Regione Sarda, nessun intervento del Comune di Alghero. Sembra che vedere una città di fondazione cadere a pezzi non susciti sdegno negli attuali amministratori”.

Sasso denuncia l’assenza di un piano complessivo per un territorio che, per storia e valore urbanistico, rappresenta un unicum. “Sono pochi i comuni che possono vantare di avere due Centri Storici. Sì, due Centri Storici che dovrebbero essere il vanto della nostra comunità mentre rappresentano soltanto l’incuria ed il declino di una città che non sa reagire”.

L’ex Cine-Teatro abbandonato, il Palazzo Doria sventrato, la via Cherso ancora chiusa al traffico per pericolo crolli: Fertilia, denuncia Sasso, è oggi “una borgata abbandonata e degradata con una economia molto povera, con spazi pubblici inutilizzati e con un territorio circostante mal utilizzato”.

Unico segnale positivo, a detta dell’associazione, è l’intervento annunciato sull’Hotel Bellavista, “un’operazione privata molto coraggiosa perché per investire in una borgata fatiscente ci vuole molto coraggio”.

Sasso rilancia allora una proposta concreta, già presentata nel 2014: il prolungamento del Lungomare Rovigno fino alla spiaggia di Punta Negra, dove è prevista la realizzazione di un belvedere. “La nostra proposta di riqualificazione del Lungomare di Fertilia si pone come obiettivo quello di ricucire il tessuto urbano […] L’idea di fondo è quella di includere all’interno della borgata di Fertilia l’Hotel Punta Negra, dando la possibilità agli ospiti della struttura di frequentare ed animare la borgata creando, in questo modo, nuove opportunità ed animando Fertilia”.

Il ragionamento si allarga poi a una visione più ampia dello sviluppo urbanistico: “Lo sviluppo urbanistico della borgata ha vissuto, dopo la fondazione, una crescita in termini di volumi ma privo di servizi. […] Si tratta di un fallimento politico, ma anche architettonico. Per restituire un volto a Fertilia è necessario includere le ultime costruzioni dandogli dignità poiché sono anch’esse cuore e anima di Fertilia”.

Sasso denuncia un tessuto urbano frammentato, senza spazi pubblici di qualità, né servizi né luoghi di aggregazione. A suo avviso, la risposta deve venire dalla partecipazione popolare, spesso più pronta ed efficace delle risposte della politica tradizionale.

“L’amministrazione non può rimanere inerte difronte allo stato di abbandono in cui versa la borgata di Fertilia che non è rientrata nei progetti dell’amministrazione che ha utilizzato l’avanzo di bilancio dimenticandosi di Fertilia”, attacca Sasso, sottolineando invece l’impegno dal basso di realtà come il Comitato di Quartiere, il Centro Commerciale Naturale, il Comitato dei festeggiamenti di San Marco e l’Ecomuseo EGEA.

Il messaggio è chiaro: basta parole, Fertilia ha bisogno di azioni vere, tangibili, concrete. E l’auspicio di Francesco Sasso è che da questa denuncia possa nascere una mobilitazione nuova, più forte, finalmente ascoltata.

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