Ghirra: “Il governo risponda al grido del Sulcis, servono certezze su gas, litio, zinco e lavoro”


ROMA – "Ho provato a sollecitare già due volte il Governo sulle tempistiche di approvazione del cosiddetto DPCM Sardegna, che consentirebbe l’arrivo del gas sull’isola e il rilancio della raffineria di bauxite, con un investimento di 400 milioni di euro e una prospettiva occupazionale di un migliaio di posti di lavoro, ma non ho ancora ottenuto risposte adeguate." Parola dell’onorevole Francesca Ghirra, deputata dei Progressisti, che torna a incalzare l’esecutivo sulle vertenze industriali del Sulcis.

Il riferimento è al comunicato unitario diffuso il 26 luglio da Cgil, Cisl e Uil, che sollecitava un incontro urgente con il Governo per discutere delle crisi di Portovesme Srl ed Eurallumina. Una risposta da Roma è arrivata, ma – osserva Ghirra – "alla tempestività del riscontro non corrisponde una celerità nella convocazione dei tavoli", fissati addirittura a metà settembre: il 15 per Sider Alloys, il 16 per Eurallumina, il 22 per Portovesme Srl.

Non basta. "Siamo anche in attesa di aggiornamenti da parte del Governo sul programma di ristrutturazione propedeutico al riavvio dello stabilimento Eurallumina – prosegue la deputata – bloccato dal ‘congelamento’ del patrimonio dell’azienda controllata dalla russa Rusal, ma anche su questo tutto tace."

Nel mirino anche l’incertezza sul progetto litio: "Per quanto riguarda la Portovesme Srl siamo finalmente riusciti ad audire in Commissione Attività Produttive l’AD Garofalo per conoscere più a fondo il progetto litio, ma ancora non sappiamo quale sia la posizione del Governo sulla sua fattibilità, su cui pare che le interlocuzioni si siano interrotte dopo l’ultima visita in fabbrica il 23 giugno", denuncia Ghirra.

Il bilancio, per ora, è desolante: "Sappiamo che il progetto desta forti preoccupazioni in un territorio da sempre caratterizzato da industrie pesanti, inquinamento e abbandono e che – nello stesso stabilimento di Portovesme – ha visto progressivamente chiudere due importanti linee produttive, prima quella del piombo e poi quella dello zinco, con la conseguente cassa integrazione per tanti lavoratori ed enormi difficoltà per tutto l’indotto."

Per questo, Ghirra ha presentato una nuova interrogazione al ministro Urso: “Ho chiesto di conoscere la posizione del Governo sul progetto litio, se si consideri ancora la produzione dello zinco strategica e come stiano lavorando per trovare nuovi investitori. Speriamo che finalmente rispondano alle nostre sollecitazioni, ma soprattutto al grido disperato di un territorio che ha urgente bisogno di un rilancio immediato.”

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