La Fondazione Costantino Nivola annuncia l'insediamento di Roberto Concas, storico dell’arte e museologo di grande esperienza, come nuovo presidente. Concas vanta un importante percorso professionale alla guida di istituzioni statali di rilievo, tra cui il Museo Archeologico, la Pinacoteca Nazionale, lo Spazio di San Pancrazio, la Basilica di San Saturno di Cagliari e il sito UNESCO di Su Nuraxi di Barumini.
Nel suo incarico, Concas ha espresso gratitudine per l’eredità della sua predecessora Giuliana Altea, che ha guidato la Fondazione con successo per un decennio segnato da crescita, apertura internazionale e consolidamento del profilo culturale. Il nuovo presidente ha inoltre ringraziato i direttori Antonella Camarda, Luca Cheri e tutto lo staff per il loro contributo.
Concas ha delineato le linee guida del suo mandato ponendo al centro il forte legame tra la Fondazione, la comunità di Orani e l’eredità culturale di Costantino Nivola, artista universalmente noto ma profondamente legato alla sua terra natale.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di “proteggere le radici e piantare nuovi semi”, facendo del patrimonio di Nivola un’arte “vivente e rigenerante”. Il progetto futuro include l’esplorazione di nuovi linguaggi artistici, il dialogo con le nuove generazioni e la valorizzazione di Orani a livello globale.
Tra i primi obiettivi vi è l’adeguamento della governance della Fondazione verso modelli sostenibili e partecipativi, in linea con le migliori pratiche europee di gestione museale. Particolare attenzione sarà dedicata al coinvolgimento della comunità locale — artigiani, scuole, famiglie e imprese — e alla collaborazione con studiosi, artisti e musei nazionali e internazionali.
Il museo, secondo la nuova vision, sarà un luogo identitario e universale, ispirato alla convinzione di Nivola che “l’arte non sta nei musei, ma nella vita delle persone”.
Concas ha infine espresso la volontà di consolidare la collaborazione con il Consiglio di Amministrazione, il Comune di Orani, la Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna e tutto il personale, per fare della cultura un bene comune, vivo e condiviso.