Expo 2025 Osaka, Cuccureddu ricevuto dal governatore di Okinawa: “Creare un nuovo prodotto turistico globale con la rete delle cinque Blue Zone del mondo”

Un incontro formale, ma tutt’altro che rituale, si è tenuto oggi a Naha, capitale della Prefettura di Okinawa. L’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, è stato ricevuto dal governatore Denny Tamaki, nell’ambito delle iniziative collegate all’Expo di Osaka. Oggetto del colloquio: la costituzione di una rete internazionale tra le cinque Blue Zone del pianeta, da promuovere come nuovo prodotto turistico globale.

“Okinawa ha già un consistente flusso di visitatori e studiosi attratti dalla ricerca dell’elisir di buona e lunga vita”, ha ricordato Cuccureddu, che ha illustrato la proposta di un marchio comune, con relativo portale web, volto a valorizzare questi territori straordinari dove si vive più a lungo e meglio.

All’incontro, oltre alle autorità locali, erano presenti anche i rispettivi direttori generali del Turismo e delle attività produttive. Per la Sardegna hanno partecipato Angela Porcu, Valentina Tagliagambe e la consulente dell’assessorato Marzia Cilloccu. Si è discusso anche delle somiglianze culturali tra Sardegna e Okinawa: dalla difesa delle tradizioni linguistiche ai vestiti tipici, fino alla gestione sostenibile delle spiagge e dell’ambiente, messi a rischio da un turismo spesso invasivo.

La delegazione sarda è stata ricevuta successivamente anche dal presidente del Consiglio della Prefettura di Okinawa, Kyoky Nakagawa, dal presidente dell’Unione delle 34 Camere di Commercio, Yoshiaki Komesu, e dal deputato alla Camera dei Rappresentanti di Tokyo, Konosuke Kokuba. Da tutti è arrivato un chiaro sostegno all’idea di firmare in Sardegna, entro 12-18 mesi, un protocollo di cooperazione internazionale per la valorizzazione turistica delle cinque Blue Zone: Okinawa, Sardegna, Ikaria (Grecia), Nicoya (Costa Rica), e Loma Linda (California).

Una rete di luoghi uniti dalla longevità dei propri abitanti e da uno stile di vita sobrio, attivo, comunitario. Dove il tempo sembra ancora avere un valore diverso. E dove, forse, il turismo del futuro potrà smettere di essere consumo e tornare a essere esperienza.

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