La ruota gira, talvolta in perfetta armonia coi sentimenti. Fabio Pisacane, classe 1986, napoletano con radici ormai affondate nella terra di Sardegna, diventa ufficialmente il nuovo allenatore del Cagliari. Un ritorno che ha il sapore delle storie compiute: l’uomo che sei anni vestì la casacca rossoblù in campo, oggi la guiderà dalla panchina.
Pisacane ha firmato fino al giugno 2026, con possibilità di prolungamento automatico al verificarsi di alcune condizioni sportive. Lo meritava. Non per gentile concessione, ma per curriculum. Da calciatore, oltre 430 presenze tra i professionisti, più di 150 a difendere la trincea isolana. Giunse nell’estate del 2015 e fu fra i protagonisti della risalita immediata in Serie A. Poi cinque stagioni da difensore saldo, ruvido, votato al sacrificio. Un doganiere, appunto: severo custode dei confini, guardiano delle linee, pronto a respingere chiunque tentasse l’invasione.
Terminata la carriera di calciatore, Pisacane non ha atteso: ha preso il taccuino e si è seduto sui banchi da allenatore, sempre all’interno della casa rossoblù. Collaboratore tecnico della prima squadra nel 2022, esordiente ad interim battendo il Cosenza nel dicembre dello stesso anno, quindi vice nella Primavera e infine primo allenatore dei giovani cagliaritani. Qui ha mostrato il primo saggio della sua officina tecnica: due settimi posti e soprattutto la storica Coppa Italia Primavera, strappata al Milan con un rotondo 3-0 all’Arena “Brera” di Milano.
Pisacane ha il fisico dell’allenatore moderno: mani forti sul gruppo, carisma naturale, lavoro maniacale sulla fase tattica e duttilità d’impostazione. Ma soprattutto possiede l’anima che a Cagliari conta sopra ogni altra cosa: la fede rossoblù.
Da oggi il Doganiere prende il timone. Avrà il compito più duro: gestire l’anno zero, proseguire la transizione dopo l’era Ranieri, far crescere una squadra che ha bisogno di carattere e lucidità. Se saprà trasferire ai suoi uomini quella fame di riscatto che fu la sua cifra da calciatore, il popolo sardo sarà pronto a seguirlo.