Ad Alghero il finanziamento ottenuto per il progetto di turismo accessibile alimenta la già infiammata polemica politica. La vicenda riguarda i 500 mila euro destinati all’attrezzatura di tre spiagge cittadine — Lido San Giovanni, Maria Pia e Mugoni — per garantire l’accessibilità ai turisti con disabilità.
Ad avviare la contesa era stato Michele Pais, consigliere comunale della Lega, che aveva esaltato l’iniziativa riconoscendone la paternità al Ministero per le Disabilità guidato da Alessandra Locatelli, esponente del suo stesso partito. «Con l’azione della ministra Alessandra Locatelli, la Sardegna compie un passo decisivo verso un turismo davvero inclusivo e accessibile, capace di garantire a tutti, anche alle persone con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva, la possibilità di vivere pienamente le meraviglie del nostro territorio», aveva dichiarato. Pais aveva definito il progetto “concreto e rivoluzionario”, evidenziando la «straordinaria rapidità con cui il Ministero ha istruito e finanziato i progetti» e rivendicando il ruolo della Lega nel rendere possibile un’iniziativa che, a suo dire, «restituisce dignità e possibilità reali a chi troppo spesso si è visto escluso».
La reazione della maggioranza non si è fatta attendere. In un comunicato dai toni duri, i partiti che governano la città hanno accusato Pais di trasformare ogni occasione in un atto di propaganda: «Ancora una volta il consigliere comunale della Lega si distingue per la sua instancabile attività sui social. Una mano che proprio non riesce a stare ferma, non per scrivere proposte concrete o affrontare i problemi della città, ma per produrre incessantemente post autocelebrativi e comunicati dal sapore propagandistico, che nulla hanno a che fare con la realtà vissuta dagli algheresi». Secondo la maggioranza, il progetto sarebbe il risultato del lavoro portato avanti dalle amministrazioni locali e dagli operatori del territorio, non di una strategia politica romana: «È bene chiarire che questo progetto è frutto del lavoro delle amministrazioni locali, degli operatori e dei territori, non certo della propaganda leghista».
Il comunicato non ha risparmiato neppure il passato istituzionale di Pais: «Da presidente del consiglio regionale, in cinque anni non ha portato ad Alghero altro che proclami, promesse mai mantenute e le sue immancabili passerelle. Gli elettori hanno già espresso il loro giudizio, relegandolo oggi a un ruolo marginale, che però continua a sfruttare come palcoscenico personale».
Immediata la controreplica del consigliere leghista, che ha accusato la maggioranza di astiosità e di ricorrere all’offesa personale: «Sappiano che per rifare quello che ho fatto per Alghero in cinque anni, in termini di azioni e di risorse, non basterebbero trent'anni di governo del nulla di sinistra-pentastellata. Gli algheresi lo sanno bene, e offendere i tanti cittadini che mi hanno dato fiducia è un comportamento sgradevole e antidemocratico». Pais ha poi ribadito la paternità dell’iniziativa: «La maggioranza non si stizzisca se il turismo accessibile è una misura voluta e predisposta dal Ministro Alessandra Locatelli della Lega, azione che vedo hanno gradito molto, ma soprattutto di grande utilità sociale».
Infine l’affondo: «Siano meno astiosi e fagatosi, evitino di offendere e provino a fare politica per servire e non per attaccare l'avversario. Ma evidentemente sanno fare solo questo».