Sassari: "la sanità malata", convegno sui ricoveri fuori regione. Piana: "nasce lo sportello legale del malato"


Si è svolto oggi a Sassari, nei locali delle Suore Vincenziane di via Solari, il convegno dal titolo "La sanità malata - Ricoveri extra regione. Criticità e proposte", organizzato dalle associazioni "Identità e Costituzione ETS" e "Diritto alla Salute - Franco Monagheddu APS ETS". Un incontro che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti delle realtà associative, per affrontare uno dei temi più delicati della sanità sarda: la mobilità sanitaria e i ricoveri fuori regione.

Ad aprire i lavori l’avvocato Gianfranco Meazza, presidente di Identità e Costituzione ETS, affiancato dagli interventi di Tore Piana (ex consigliere regionale e dirigente dell'associazione), del dottor Gianfranco Favini (presidente dell'associazione Alzheimer Sassari), del dottor Mario Oppes (presidente dell'associazione sassarese di filosofia e scienze ODV), e della dottoressa Francesca Dettori (presidente dell’associazione Diritto alla Salute Franco Monagheddu).

Durante il suo intervento, Tore Piana ha illustrato con dati precisi l’entità del fenomeno dei ricoveri extraregionali. Secondo i numeri esposti, nel 2023 oltre 15.500 sardi hanno dovuto lasciare l’isola per curarsi in altre regioni. La ripartizione per ASL vede la ASL di Sassari con 3.550 ricoveri, seguita da Cagliari (4.503), Gallura (2.666), Nuoro (1.423), Oristano (1.234), Sulcis (928), Medio Campidano (606) e Ogliastra (474). Circa il 45% di questi pazienti sceglie strutture sanitarie della Lombardia, mentre le restanti preferenze si distribuiscono fra Veneto, Emilia Romagna e Liguria.

La spesa complessiva annuale per la sanità regionale legata ai ricoveri fuori Sardegna si attesta intorno agli 87 milioni di euro, con un saldo negativo di circa 65 milioni, poiché solo 22 milioni provengono da mobilità attiva, ossia da pazienti di altre regioni che si curano in Sardegna. La spesa pro capite supera i 50 euro l’anno per ogni residente sardo.

Le prestazioni che maggiormente motivano la mobilità sono interventi di neurochirurgia (23%), cardiochirurgia (21%), ortopedia avanzata (25%), trapianti e dialisi (17%), terapie oncologiche (16%), diagnostica specialistica (10%) e cure termali (5%). Alla base di questi spostamenti, come sottolineato da Piana, vi sono carenze strutturali regionali, apparecchiature insufficienti, tempi d'attesa troppo lunghi e ritardi che mettono a rischio l'efficacia delle terapie. Non secondario il fattore della scarsa fiducia dei cittadini sardi verso la sanità locale.

Piana ha inoltre evidenziato le difficoltà operative nell’applicazione della Legge Regionale 26/91, che disciplina le autorizzazioni per le cure fuori regione e i relativi rimborsi. Attualmente ogni ASL applica la norma in maniera difforme, con regolamenti differenti, creando incertezza e disparità di trattamento per i cittadini. «Serve una direttiva regionale univoca che uniformi i criteri di applicazione in tutte le ASL sarde» ha ribadito.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i costi autorizzativi e i rimborsi, si parla per il 2024 di una spesa complessiva per la Sardegna di 4 milioni di euro su 666 richieste presentate. La sola ASL di Sassari ha sostenuto costi per 1.288.934 euro, seguita da Cagliari con 1.016.999 euro, Gallura 419.413 euro, Nuoro 394.110 euro, Oristano 287.524 euro, Sulcis Iglesiente 229.651 euro, Medio Campidano 190.473 euro e Ogliastra 172.892 euro.

Il convegno ha anche messo in luce le criticità burocratiche per l’ottenimento dei rimborsi: la richiesta può essere presentata solo da medici specialisti competenti nella specifica patologia, mentre sono escluse le certificazioni di medici di base o pediatri privati. Le prestazioni devono inoltre avvenire in strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale.

In conclusione, è stato ufficialmente annunciato l’avvio dello Sportello Legale del Malato, con l’obiettivo di fornire assistenza legale e supporto ai pazienti sardi che si trovano in difficoltà nel percorso delle autorizzazioni o dei rimborsi per cure fuori regione.

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