Uri, 10 giugno 2025 – Nel palazzetto di Uri, sotto un sole che non dà tregua, 630 karateka si sono dati battaglia su quattro tatami, in un campionato regionale CSEN che è un vanto per la Sardegna. Non una gara qualunque, ma una delle più partecipate e prestigiose dell’isola, dove atleti di ogni età e grado di cintura hanno messo in gioco tecnica e carattere. E a salire sul gradino più alto, ancora una volta, è stata la Why Company Martial Gym Alghero, che si è imposta come prima società per vittorie e podi nel combattimento sportivo, il kumite, dove ogni colpo è una prova di precisione e cuore.
Per il quinto anno di fila, la società algherese domina la classifica regionale, un risultato che non arriva per caso. “È una gara molto sentita,” dice Maurizio Gobbino, guida della Why Company, “anche perché chiudeva una stagione sportiva intensa e che ha visto tanti successi in campo nazionale ed internazionale.” Dietro il trionfo c’è il lavoro di uno staff di istruttori che non si risparmia, tenendo alto il livello tecnico e atletico degli allievi, dai più giovani ai più esperti. Tutti, nessuno escluso, hanno dato il loro contributo a Uri, portando a casa un bottino che parla di sacrificio e talento.
La competizione, un mosaico di kata e kumite, ha visto i 630 atleti misurarsi in un clima di rispetto e competizione. La Why Company ha brillato nel combattimento, dove gli algheresi hanno dimostrato di saper unire forza e controllo, conquistando podi che consolidano una supremazia ormai consolidata. Non c’è spazio per l’improvvisazione: ogni vittoria è il frutto di allenamenti costanti, di una disciplina che ad Alghero è diventata una bandiera.
E il futuro? Nessuna pausa. La Why Company si allenerà per l’estate al parco Rafael Caria, con sedute gratuite e aperte a tutti, un modo per invitare la comunità a scoprire il karate e i suoi valori. “È un motivo di orgoglio per il nutrito staff di istruttori, che si prodiga a mantenere alto il livello atletico e tecnico,” chiude Gobbino. Uri è stata una festa, ma per Alghero è solo un altro passo in un cammino che non si ferma.