Un’intera comunità riunita nel silenzio della sera, per una veglia che è insieme preghiera, attesa e speranza. A Solarussa e nei paesi vicini, in tanti si sono ritrovati per manifestare la propria vicinanza a Gabriele, il ragazzo di 14 anni rimasto gravemente ferito dopo un tuffo in mare a Torre Grande.
L’incidente è avvenuto sabato scorso. Il giovane, durante un’immersione, ha urtato il fondale sabbioso e ha subito gravi lesioni vertebrali. Soccorso dapprima dal personale del 118 e trasferito in codice rosso al Brotzu di Cagliari, è stato poi trasportato al Policlinico Gemelli di Roma per ulteriori accertamenti specialistici.
Nel frattempo, Solarussa si è raccolta attorno al suo giovane concittadino. L’iniziativa della veglia, promossa dalla Leva 1977, ha coinvolto l’intero paese. Sul sagrato della chiesa della Madonna delle Grazie si sono radunati familiari, amici, conoscenti, compagni di scuola e di squadra. C’erano anche i dirigenti e l’allenatore della squadra di calcio locale, dove Gabriele gioca come portiere, che hanno esposto uno striscione di incoraggiamento.
«Tante belle persone si sono strette in un simbolico abbraccio collettivo a Gabriele e alla sua famiglia», ha dichiarato il sindaco Mario Tendas. «Presenti anche i compagni di classe, gli amici, i parenti e semplici cittadini, tutti animati da un unico sentimento: far sentire la propria vicinanza e il proprio affetto».
Durante la veglia sono state pronunciate parole di conforto e incoraggiamento. Molti hanno recitato il rosario, affidando alla Madonna delle Grazie la speranza per la guarigione del giovane. «Forza Gabriele – ha aggiunto il sindaco – è una partita difficile, ma vincerai anche questa sfida».