Una storia per molti aspetti comune come quella dell'annuncio del matrimonio di due innamorati, ma che racconta il loro universo, quello dei non vedenti o parte di esso, attraverso immagini che si possono vedere con gli occhi chiusi.
Si snoda attorno a una serie di suggestive sequenze da “guardare” a occhi chiusi il film sonoro dal titolo Guido e Arianna – “L'essenziale è invisibile agli occhi, e visibile al cuore" in programmazione venerdì 11 marzo alle 19.30 all’Exma’ in via San Lucifero a Cagliari.
La pellicola, cortometraggio di circa venti minuti, è l'esito del progetto denominato “Vedo ciò che sento” promosso e realizzato dall'Istituto Europeo Ricerca Formazione Orientamento Professionale Onlus (Ierfop) con la collaborazione di Teatro dallarmadio, nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla legge 379/1993 per le persone con disabilità visive.
Nato da un idea del regista e sceneggiatore Antonello Murgia e la collaborazione dell'attore e drammaturgo Fabio Marceddu, il film sonoro è il frutto di un laboratorio di alfabetizzazione al cinema che ha coinvolto Paolo Boi, Francesca Marrosu, Carla Miceli, Eleonora Neri, Marco Perra, Alessandro Pretta, Roberta Saba, Francesca Zola, allievi con disabilità visive dello Ierfop, in un percorso di formazione, training e recitazione della durata di 90 ore che ha toccato gli elementi di base del cinema e affrontato le tecniche per la scrittura di una sceneggiatura.
Le riprese effettuate a febbraio scorso, nel pieno rispetto di un rigoroso e dettagliato piano di produzione cinematografica, hanno trasformato la sede IERFOP in un vero e proprio set e mobilitato tutto il personale.
Il film è solo una delle numerose e varie attività rivolte alle persone con disabilità visive realizzate da Ierfop, Agenzia Formativa – accreditata presso la Regione Autonoma della Sardegna e con un’esperienza trentennale nell’erogazione di corsi di formazione.
<>
Nei venti minuti del corto Guido e Arianna, lo spettatore può percepisce la storia attraverso i rumori, i suoni, i silenzi, i dialoghi, immagina ogni scena, attraverso la capacità evocativa dei paesaggi sonori realizzati.