Alghero, rifiuti ovunque. Boette (Lega): «Discariche al posto dei cassonetti»

La pazienza è finita. Sarah Boette, referente della Lega ad Alghero, torna a puntare il dito contro l’amministrazione sulla questione rifiuti. E questa volta non usa giri di parole: «Abbiamo atteso un mese per vedere se qualcosa cambiasse. Nulla è migliorato, anzi la situazione è peggiorata».

La denuncia è netta: «Il servizio di raccolta nelle borgate non esiste più. Cassonetti stracolmi, sacchi abbandonati ovunque, odori insopportabili. E con il caldo, rischiamo una vera emergenza sanitaria. Sa Segada e Guardia Grande sono abbandonate, i cittadini sono esasperati e noi non smetteremo finché non ci saranno risposte concrete».

Non è più solo un problema delle campagne: «Oggi anche la città è invasa dai rifiuti. Alghero è sporca, trascurata. Chi dovrebbe intervenire minimizza o ironizza. I cittadini, invece, documentano tutto con foto e video. Altro che allarmismi: qui si rischia il collasso igienico-sanitario».

Boette segnala anche un fatto grave: «Alcuni cittadini ci hanno riferito che i rifiuti differenziati verrebbero mescolati. Se fosse vero, sarebbe una truffa morale verso chi rispetta le regole. Umiliante e dannoso per la fiducia nelle istituzioni».

Solidarietà anche agli operatori ecologici: «Sono costretti a lavorare in condizioni difficili, senza strumenti adeguati e subendo le proteste dei cittadini. A loro va tutta la nostra vicinanza. Sono vittime di una gestione disastrosa».

Il consigliere Michele Pais, nei suoi interventi in Consiglio comunale, ha sottolineato «l’assurdo aumento di 500mila euro nel nuovo appalto dei rifiuti, che pur non essendo ancora partito, pesa già sulle famiglie senza offrire alcun beneficio». «Si fa pagare di più per un servizio che peggiora ogni giorno. E chi denuncia, viene ridicolizzato», aggiunge Boette.

Infine, la proposta: «La Lega chiede da tempo la reintroduzione delle oasi ecologiche presidiate da personale fisico. Serve controllo, ordine e decoro. I cittadini stanno facendo la loro parte. Ora tocca all’amministrazione fare la propria».

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