Cagliari. Ritorno al medioevo. È quello che aveva ideato tal Bastianino Mossa, presidente della Fasi, Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia. Siccome si avvicinavano le elezioni per il rinnovo del suo incarico, tra vedere e non vedere, ha pensato di modificare lo statuto, escludendo dal voto, con una bella regoletta creata ad arte, le donne e i giovani. Sui quali, evidentemente, non ripone molta fiducia. Forse temeva che avrebbero anche potuto non votarlo. Facendogli perdere la amatissima poltrona. Due ragazze della Fasi, Sara Nicole Cancedda (avvocato) e Rita Danila Murgia, hanno scritto una lettera di protesta alla Presidente Todde e all'assessore al Lavoro competente, Desirée Manca. Risultato: la Manca ha convocato a tamburo battente Bastianino Mossa. Non c'è stato bisogno di fargli una tirata d'orecchie. È bastato uno sguardo. E il buon Bastianino, sostenitore della parità di genere al contrario, ha fulmineamente fatto marcia indietro. Donne e giovani voteranno, in aderenza alla più sacrosanta norma democratica dei diritti civili. Le votazioni illumineranno domenica la bellissima città di Alghero. Bastianino Mossa, dopo la sua strategica "ritirata davanti a Desirée Manca, sta meditando sul fallito colpo di mano. Spero fortemente che la Fasi guardi al futuro e non al medioevo. Mario Guerrini.