Gavino Mariotti. Per l'università di Sassari è "Magnifico". In quanto Rettore. Per la Procura di Cagliari sarebbe anche un vertice mafioso di una organizzazione criminale composta da colletti bianchi ed esponenti della criminalità sarda. Tra i quali alcuni soggetti legati alla ormai arrugginita Anonima Sequestri. Mariotti è protagonista, in queste ultime settimane, di una vistosa campagna mediatica personale. Secondo alcuni tesa a presentarsi al processo con una immagine ben lontana da quella indicata dai Pm. Ha fatto clamore la sua presentazione dei risultati di una ricerca compiuta con altri atenei secondo cui la popolazione studentesca sassarese sarebbe sul podio in quanto a qualità di vita. Peccato che il quotidiano della sua città, la Nuova Sardegna, abbia dato una lettura diversa di quella ricerca. Smentendo i toni positivi. E anzi parlando di "ansia, depressione, stress" degli studenti sassaresi. E di "una nuova dipendenza dell'intelligenza artificiale". C'è da ggiungere che l'ateneo sassarese registra una paurosa flessione del numero di studenti. Passati dai 10 mila 302 del 2021 agli 8 mila 687 del 2024. Cioè oltre 1600 studenti in meno, ovvero circa il 15%. In appena 4 anni accademici. E in questo vien difficile credere che la presenza di un Rettore inquisito per mafia non abbia avuto il suo peso. Per giunta Mariotti è stato uno strenuo seguace dell'ex Governatore Christian Solinas, anche lui finito in una difficile traversia giudiziaria. Considerato che è sotto processo per corruzione e riciclaggio. Una parabola imbarazzante per entrambi. Anche se in sede processuale potranno dimostrare la loro innocenza. Com'è auspicabile sul piano personale. Mario Guerrini.