Cagliari. I giovani sardi. Costretti all'emigrazione per crearsi un futuro. È il destino di migliaia di famiglie che, sostanzialmente, perdono i figli. Costretti a sradicarsi e tentare altre strade di vita. Mia figlia Cristina vive da più di 10 anni in Costa Rica, considerata la Svizzera della Americana Latina. Ero contrario al suo trasferimento in un paese così lontano. Ma non potevo soffocare le sue ambizioni. Lei è avvocato. Abita a San José, la capitale. Da qualche tempo ha un suo studio di consulenza legale. Ha due figli ed è felice di come vadano le cose laggiù. Alcuni giorni fa una svolta importante. È stata eletta per acclamazione - all'unanimità - Presidente della Camera di Commercio italo-costaricense. Un incarico di estrema rilevanza e di respiro transnazionale. Una bella soddisfazione e un bel traguardo. Come accade appunto a tanti sardi che lavorano all'estero. L'amara considerazione è, comunque, che per molti nostri giovani, se non sei nel cerchio magico di potere, l'abbandono dell'isola è un percorso obbligato. In noi genitori, certo, sentimenti di orgoglio a fronte di certi successi. Ma anche grande disappunto e dolore, perché la loro vita è ormai lontana dalla nostra. Mario Guerrini.