Settimana di volti nuovi alla caserma “Renzo Lampis” di via Felice Loffredo. Il colonnello Steven Chenet, comandante provinciale, ha accolto sette neo marescialli appena usciti dalla Scuola di Firenze. Per loro non ci sarà più solo l’aula e il banco, ma anche la strada e la vita di caserma.
Si chiama “training on the job”. Tradotto: dieci settimane in una stazione dell’Arma, gomito a gomito col comandante e con i colleghi, a imparare come si fa sul serio. Non solo carte e codici, ma anche porte da bussare, cittadini da ascoltare, servizi di pattuglia. Un affiancamento che – nelle intenzioni – dovrebbe temprarli più di qualsiasi lezione.
Il progetto cambia le regole del gioco. Finora i ragazzi completavano il triennio tutto a Firenze, dove ottengono la laurea in Scienze giuridiche della sicurezza. Solo dopo venivano spediti nelle varie stazioni. Ora invece il terzo anno si divide: tre giorni online con i docenti dell’università, tre sul campo a imparare il mestiere. Teoria e pratica, mescolate.
«È il modo migliore per dare una formazione completa ai futuri comandanti di stazione», spiegano dall’Arma. Perché ogni territorio ha le sue particolarità, e un maresciallo deve saperci fare tanto con le scartoffie quanto con la signora che bussa per una lite col vicino.
Il colonnello Chenet ha ricordato ai giovani l’importanza del presidio di stazione: «Un riferimento per la cittadinanza. Non dimenticate mai i valori dell’Arma: spirito di sacrificio e abnegazione». Parole pesanti, che i sette ora dovranno trasformare in pratica quotidiana.
La scuola li ha preparati. Ma adesso comincia la parte difficile: diventare carabinieri veri, quelli che la gente cerca quando non sa a chi rivolgersi.