Se la colonizzazione della Sardegna è anche culturale. E prospera con la connivenza della politica locale, che non percepisce la gravità del fenomeno. Non bastano le occupazioni di poltrone, fondamentali nello sviluppo,con personaggi e manager di altre regioni. Non bastano le trame imprenditoriali fini a sé stesse e non al progresso della Sardegna. Ora è l'industria della cultura nel mirino di attività estranee alla Terra dei 4 Mori. La classe politica sarda appare del tutto incapace di contrastare il fenomeno. Anzi sembra sorreggerlo, con finanziamenti. Come mostra il Premio Regione Sardegna di giornalismo. Pensato, elaborato e organizzato in Campania. Nell'Isola di Ischia. Con la collaborazione tecnica in loco dei vertici della Nuova Sardegna, quotidiano sassarese, ora in mano a un editore abruzzese. Sarà una operazione, come ho già scritto, di alto livello mediatico (SkyTg24). I cui benefici andranno esclusivamente ai cervelli di Ischia. Ai sardi solo briciole, dopo i penosi intrecci che hanno caratterizzato tutta la vicenda. I valori della Sardegna, le sue realtà, le sue identità, a cominciare da quelle della lingua, sono totalmente ignorate. Ci sono altri interessi. I politici sardi devono semplicemente prestarsi al gioco e allargare i cordoni della borsa. Deprimente. Mario Guerrini.