La buona notizia: Tusker, un esempio di resilienza e amore incondizionato

Ci sono cani che insegnano molto più di quanto le parole possano esprimere. Tusker è uno di questi. Con i suoi 15 anni, sordo, cieco e sopravvissuto a due diagnosi di cancro terminale, continua ogni giorno a camminare e a vivere con la stessa determinazione di sempre.

Julie Nashawaty, una pet sitter di Boston con dieci anni di esperienza, ha instaurato un legame particolare con Tusker fin dal febbraio 2024, quando ha iniziato ad accompagnarlo nelle sue passeggiate quotidiane. “Lo chiamavo affettuosamente ‘il piccolo più felice’, perché, nonostante le sue condizioni fisiche, Tusker affrontava ogni passeggiata con entusiasmo contagioso”.

All’inizio di giugno 2024, la famiglia di Tusker ha comunicato a Julie che il cane aveva solo un mese di vita. Preparatasi all’addio, come aveva fatto con altri animali anziani, Julie è stata però sorpresa dalla tenacia di Tusker. 

Qualche tempo dopo, Julie ha condiviso su Instagram (@southendpetsitting) un video che ha emozionato migliaia di persone. Nel filmato, Julie coccola Tusker, gli parla con la voce rotta dall’emozione e lo premia con formaggio — “il suo snack preferito”. Nella didascalia si legge: “Eppure eccoci qui. Continuiamo a camminare. Continuiamo a lottare. Continuiamo a mangiare formaggio. Continuiamo a essere Tusker”.

Nonostante viva al quinto piano di un condominio senza ascensore nel South End di Boston, Julie si prende cura di lui portandolo in braccio su e giù per le scale. All’aperto, Tusker cammina per almeno venti minuti senza mai tirarsi indietro. L’unico cambiamento visibile rispetto al passato è la cecità completa, mentre la sua energia e personalità sono rimaste vive. Julie racconta con affetto: “È ancora lui. Lo stesso piccolo guerriero”.

Tusker è diventato un simbolo di resilienza e amore puro, una testimonianza di quanto la vita, con tutte le sue fragilità, possa essere affrontata con dignità e coraggio. Le sue passeggiate quotidiane ci ricordano che, anche nelle difficoltà, è possibile continuare a vivere con il muso alto.

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