Santa Teresa di Gallura: il “dissuasore di velocità” non piace? Lo fanno tacere a colpi di fucile

  A Santa Teresa di Gallura, qualcuno ha pensato che l’invito a rallentare fosse un po' troppo insistente. Così, invece di abbassare il piede sull'acceleratore, ha deciso di premere il grilletto e mettere il dissuasore a tacere… a colpi di fucile. Un gesto sciocco, che fortunatamente non ha causato feriti, ma che lascia più di una perplessità su come certi inviti alla prudenza vengano accolti. 

  Il dissuasore, posizionato dalla Provincia e pagato dai contribuenti, non era un autovelox: niente multe, niente scatti fotografici. Solo un cartello che rilevava la velocità e segnalava con un “rallenta” quando si superavano i 50 km/h. Eppure, per qualcuno, anche questo è stato troppo. Così, al posto del freno, ha preferito usare un’arma, risolvendo la questione con un colpo secco, lasciando il dissuasore in un silenzio forzato.

  Questo curioso episodio porta a riflettere su come in certe zone la segnaletica venga percepita quasi come un fastidio, piuttosto che come uno strumento per la sicurezza. Ma si sa, la tentazione di aggirare le regole è sempre in agguato, e in questo caso, il messaggio è stato lanciato nel modo meno civile possibile. La lezione? In Sardegna, forse, anche i dissuasori dovrebbero scegliere con cautela dove e a chi “suggerire” di rallentare.

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