La verità sul caso di Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024 - Anche Trump difende la Carini

 Durante un comizio ad Atlanta, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scatenato polemiche con dichiarazioni infondate sulla pugile algerina Imane Khelif. Trump ha affermato che Angela Carini, pugile italiana, si è ritirata dal match contro Khelif perché quest'ultima sarebbe in realtà un uomo. Queste affermazioni sono state smentite dalle autorità competenti. Imane Khelif è stata autorizzata a competere alle Olimpiadi di Parigi dal Comitato Olimpico Internazionale (IOC), nonostante fosse stata squalificata dai Campionati Mondiali di Boxe del 2023 per non aver superato un test di eleggibilità di genere imposto dall'Associazione Internazionale di Boxe (IBA). 

  Il test ha rilevato che Khelif possiede cromosomi XY, tipici del sesso maschile. Tuttavia, Khelif è stata registrata e ha vissuto come donna per tutta la sua vita, ed è stata riconosciuta come tale nei documenti ufficiali e nel suo passaporto. Il Comitato Olimpico Internazionale ha confermato che la partecipazione di Khelif alle Olimpiadi è conforme alle regole di eleggibilità basate sulle informazioni del passaporto, che indicano che Khelif è stata riconosciuta e ha vissuto come donna. L'IOC ha condannato le informazioni fuorvianti e il discorso di odio diffuso sui social media e da alcuni media, sottolineando che Khelif ha sempre competuto nelle competizioni femminili ed è stata riconosciuta come donna. Angela Carini si è ritirata dal match contro Khelif dopo aver ricevuto un colpo particolarmente duro, esprimendo dolore e dispiacere per la controversia. 

  Carini ha rispettato la decisione dell'IOC di permettere a Khelif di competere e ha espresso rammarico per le conseguenze della disputa. Le dichiarazioni di Trump, intrise di disinformazione e sfruttate per fini politici, mostrano un completo disprezzo per la complessità delle questioni di genere nello sport. Imane Khelif non è nata con le caratteristiche biologiche tipiche del sesso femminile, ma è stata riconosciuta e ha vissuto come donna per tutta la sua vita. Le autorità olimpiche hanno seguito procedure rigorose per garantire l'equità delle competizioni, confermando l'idoneità di Khelif a competere. Le affermazioni di Trump e di altri critici non sono supportate dai fatti e rappresentano un tentativo maldestro di politicizzare una questione che dovrebbe essere trattata con rispetto e rigore.

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