Cagliari violenta: L'aggressione in Via Roma espone l'abbandono istituzionale

  Un'ombra sinistra si allunga su Cagliari, con l'aggressione avvenuta ieri sera in Via Roma che funge da crudo monito. Un uomo di 61 anni è stato prima dileggiato, poi insultato e infine malmenato da un gruppo di giovani extracomunitari, presunti magrebini e tunisini. L'episodio, che ha visto la vittima colpire violentemente la testa a terra dopo essere stata inizialmente inzuppata con una pistola ad acqua, è solo la punta dell'iceberg di una situazione di degrado e insicurezza che sta soffocando il cuore pulsante della città. Il Grido Inascoltato della Cittadinanza e Le Accuse alle Istituzioni. Le voci dei residenti e dei commercianti della zona, tra Via Roma e la Marina, risuonano come un coro di denuncia. "Non c'è controllo," affermano con esasperazione, raccontando di una quotidianità fatta di furti e molestie che colpiscono i negozi e allontanano i turisti. Dalle ore 20, aree chiave come Piazza Matteotti, Piazza del Carmine e la Marina si trasformano in punti di ritrovo per gruppi di extracomunitari, alimentando un senso di paura e insicurezza che costringe cittadini e visitatori a disertare le strade.

  Una commerciante testimonia: "I turisti e gli italiani si allontanano, perdendo clienti." Questo testimonia un deterioramento progressivo della vivibilità serale e notturna. La rabbia dei cagliaritani si rivolge direttamente alle istituzioni. La domanda "Che fanno le nostre istituzioni, che si vedono solo di rado?" rivela un profondo senso di abbandono e una percezione di inazione. Le accuse si fanno ancora più precise: "Si promette, ma solo promesse," racconta una residente, aggiungendo che "si vedono presenze in questa zona, nelle comunità di extracomunitari, per avere consenso, poi si sparisce nel nulla. Oramai il gioco è questo." È l'inquietante ipotesi di un "occhio chiuso" da parte delle autorità, dettato forse da calcoli di consenso, che getta un'ombra ancora più scura sulla gestione dell'ordine pubblico. Cagliari, città di inestimabile bellezza e richiamo turistico, si trova così stretta nella morsa di una microcriminalità diffusa e di un dilagante spaccio di droga, con i cittadini che si sentono impotenti di fronte a un fenomeno che sembra incontrollabile. La richiesta è unanime: sicurezza immediata e un'azione decisa per restituire la città ai suoi abitanti e ai suoi visitatori, prima che la violenza e il degrado diventino la norma.

Cronaca

Sicurezza edile, a Sassari nasce il progetto CANTIERE
  Esperti del comparto edile, imprenditori, organizzazioni sindacali e istituzioni a confronto per definire un nuovo modello di sicurezza nei cantieri e prevenire gli infortuni. Martedì 23 luglio dalle 9.45, nella sede Formedil Nord Sardegna (Strada 34 di Predda Niedda) a Sassari, sarà presentato il progetto “CANTIERE”, un nome evocativo ch...

Monserrato, ignora il divieto e si avvicina alla madre: arrestato un 37enne
I carabinieri lo hanno sorpreso mentre si aggirava nei pressi dell’abitazione della madre, nonostante un divieto di avvicinamento già imposto e più volte violato. Per questo motivo, un uomo di 37 anni, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato all’alba dai militari della stazione locale in es...