Comprare casa è diventato un miraggio. Secondo la ricerca “I giovani e la casa 2025” di Ener2Crowd, a Milano servirebbero 147 anni per acquistare un appartamento senza mutuo, 141 con un finanziamento. A Roma la media supera i cento anni. Numeri fuori scala, che spiegano bene perché il 64% degli under 40 resti senza un’abitazione di proprietà.
La fotografia è impietosa. In passato bastavano vent’anni di stipendio da operaio per avere un appartamento in centro. Oggi, con salari stagnanti e contratti precari, i tempi si moltiplicano: «In molti casi oltre il triplo rispetto alle generazioni precedenti», sottolinea Paolo Baldinelli, presidente di Ener2Crowd.
Il mutuo resta la via obbligata, ma non risolve. In alcune province del Sud e delle isole, anche con il prestito le rate non sono sostenibili per stipendi troppo bassi. Così il traguardo della casa si sposta sempre più avanti: età media 38 anni per chi riesce a firmare un contratto, immobili più piccoli e finanziamenti più lunghi, in media 26 anni.
Il sostegno delle famiglie è decisivo. Un terzo dei giovani acquirenti ha potuto comprare solo grazie ai genitori. Per 278 mila under 40 l’aiuto familiare ha coperto l’intero importo, senza bisogno di mutuo. Chi non può contare sulla rete familiare, resta fuori.
Il divario è doppio: tra Nord e Sud, dove i redditi più bassi aggravano l’inaccessibilità, e tra chi ha e chi non ha alle spalle un patrimonio. «La conseguenza è una crescente disuguaglianza intergenerazionale», osserva Niccolò Sovico, CEO di Ener2Crowd.
C’è chi propone alternative: investimenti ESG e piani di accumulo che possano ridurre i tempi e costruire basi di risparmio. Ma intanto, per la maggior parte dei giovani italiani, la prima casa resta lontana. Un sogno che sfuma, insieme all’idea di indipendenza.