Alghero, Conoci: “Il sindaco guidi la decisione e concluda l’acquisto del canile”

Mario Conoci torna a parlare, e lo fa con la calma ferma di chi ha già avuto sulle spalle il peso della fascia tricolore. Questa volta il tema non è un bilancio o un piano urbanistico, ma qualcosa di più semplice e insieme più civile: il futuro del canile comunale.

«Da settimane – scrive Conoci – dopo le dichiarazioni pubbliche che annunciavano la volontà di procedere all’acquisto, tutto sembra essersi fermato». Nel frattempo però, ricorda, oltre ottomila cittadini hanno firmato una petizione per chiedere al Comune di rilevare l’area e garantire continuità al servizio. Una mobilitazione popolare che non si vede spesso, specie su un tema che non porta voti, ma misura il grado di civiltà di una comunità.

Secondo Conoci, non mancano né la volontà né i mezzi: «Con un avanzo di 12 milioni di euro, destinare una piccola parte – anche solo il 5 o 6% – all’acquisto del canile sarebbe una scelta di responsabilità, di civiltà e di buon senso». Poi la stoccata, garbata ma netta: «Non servono ulteriori rinvii, studi o ipotesi di smembramento del compendio. La struttura è consolidata, funziona e svolge un servizio fondamentale per Alghero e per il territorio. Ogni giorno di attesa espone al rischio di perdere un’opportunità unica».

L’ex sindaco si rivolge direttamente al suo successore, senza giri di parole: «Il sindaco deve guidare questa decisione, non lasciarsi guidare dai diversi orientamenti interni alla maggioranza». Una frase che suona come un invito a uscire dalle mediazioni di palazzo e a fare ciò che la città chiede. Conoci ricorda che «la maggior parte dei consiglieri risulta favorevole all’acquisto», e che ora serve una guida politica capace di trasformare questa volontà in un atto concreto. «Oppure – scrive – che si dica apertamente che questa volontà è venuta meno o che si vuole rimandare sine die, dando naturalmente le dovute motivazioni».

Poi una riflessione più ampia, quasi a riassumere l’esperienza di chi conosce bene le difficoltà del ruolo: «So quanto sia complesso il mestiere di sindaco, quante valutazioni e quanti equilibri da rispettare. Ma so anche che, quando un sindaco decide e indica una direzione chiara, la maggioranza e la città lo seguono». E infine, la chiusura, sobria ma carica di senso: «È tempo di farlo, per il bene degli animali, per la città di Alghero e per l’intero territorio».

In fondo, non serve un grande piano strategico per capire che la civiltà di un’amministrazione si misura anche da come tratta chi non ha voce. Gli animali, sì — ma anche i cittadini che chiedono ascolto.

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