La redazione di Gazzetta Sarda in riferimento all’articolo pubblicato il 4 ottobre 2025 sulla pagina Facebook della testata, relativo alla manifestazione di Sassari in sostegno della Global Sumud Flotilla rettifica che l'onorevole Di Nolfo non ha attaccato la prefettura in nessun modo. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato trasmesso dall’onorevole Di Nolfo in data 3 ottobre 2025.
MANIFESTANTE AGGREDITO DA UN UOMO DELLE FORZE DELL'ORDINE.
ON. DI NOLFO: “LA PREFETTURA LO ALLONTANI SUBITO DALLA GESTIONE DELLE PIAZZE”
Sassari, 3 ottobre 2025 – Stamane a Sassari durante la manifestazione pacifica a sostegno della Global Sumud Flotilla e contro il genocidio del popolo palestinese è andato in scena un episodio molto grave: un uomo in borghese ma chiaramente appartenente alle forze di polizia, senza nessun motivo, ha aggredito un attivista scaraventandolo di peso contro l’asfalto. Una violenza assurda e immotivata da parte di un uomo dello Stato che dovrebbe tutelare il diritto costituzionale a manifestare.
Si tratta di una provocazione senza senso durante una manifestazione pacifica in cui tutto si svolgeva tranquillamente. Una manifestazione figlia dello sciopero generale sostenuto da tutte e tutti, compreso il sindacato delle Forze di Polizia maggiormente rappresentativo.
Erano tantissime le famiglie e le scolaresche presenti alla manifestazione e questo gesto violento stride totalmente con il clima disteso e di condivisione di valori e rispetto della piazza.
Mi chiedo chi sia questa persona, quale ruolo abbia all’interno delle Forze di Polizia. Stamattina era dietro il sistema ordine pubblico davanti all’ingresso della Prefettura. Ieri era presente alla manifestazione all’Ospedale Santissima Annunziata di Sassari in ricordo dei 1300 sanitari uccisi dal genocidio di Netanyahu. In entrambi i casi era in borghese e dimostrava chiaramente di avere un ruolo dirigenziale.
Nei prossimi giorni saranno tante le manifestazioni di piazza nel nostro territorio. In vista di questi appuntamenti credo sia opportuno fare chiarezza sull’identità e sul ruolo di questa persona e prendere le dovute distanze da tali atteggiamenti.
Lo si deve ai tantissimi dipendenti delle forze dell’ordine che svolgono il proprio ruolo al meglio, lo si deve alla sicurezza delle famiglie che esercitano il proprio diritto costituzionalmente garantito di manifestare e lo si deve al rispetto dell’ordine pubblico.