Nelle stanze di Porta Terra è andata in scena una riunione che definire “discreta” è esercizio di cortesia. Il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha incontrato in mattinata il Commissario Straordinario della ASL Paolo Tauro. Il problema non è che si siano visti – anzi – ma come e soprattutto con chi non si siano visti.
A darne notizia – non il Comune, ma il Partito Sardo d’Azione, sezione “Tore Pintus” di Alghero – è un comunicato che ha il tono e la rabbia di chi si è sentito tagliato fuori da una discussione che riguarda tutti, e non può ridursi a due chiacchiere tra pochi eletti.
«Un incontro che definire “riservato” è un eufemismo: diciamo pure che è stato in perfetto stile “riunione carbonara”», scrivono. Già, “carbonara”. Il termine evoca più Giuseppe Mazzini che i corridoi della politica locale, ma qui la metafora diventa sostanza. Perché? Perché tra i non invitati – con “clamore” – c’era Christian Mulas, presidente della Commissione consiliare Sanità. Non un passante. Non un osservatore. Un protagonista istituzionale.
Il comunicato prosegue con un’accusa senza giri di parole: «È doveroso domandarsi: per quale motivo non è stato invitato chi, per ruolo e per azione concreta, ha sempre difeso il diritto alla salute dei cittadini algheresi?». La domanda è una lama, e affonda nel fianco dell’amministrazione. L’assenza di Mulas appare tanto più significativa quanto più è stato, negli anni, voce attiva nel denunciare le falle del sistema sanitario locale: mancanza di pediatri, specialisti, cardiologi, promesse svanite sul nuovo ospedale.
E qui il Partito Sardo d’Azione alza il tiro: «Forse perché fa comodo confrontarsi in assenza di chi pone domande scomode ma necessarie».
La dichiarazione si chiude con sarcasmo amaro: «Signor Sindaco, standing ovation… per non aver ritenuto opportuno coinvolgere il Presidente della Commissione Sanità. Una scelta che la dice lunga sul senso di partecipazione e rispetto democratico che si vuole instaurare nel governo della città». Firmato: Giuliano Tavera, segretario cittadino del PSD'AZ.
A stretto giro arriva la replica, più paludata, più formale, della Presidenza del Consiglio Comunale. Il presidente Mimmo Pirisi, con tono diplomatico ma non meno deciso, fa sapere che «sarà convocato a breve un Consiglio Comunale Aperto» sulla sanità, con inviti estesi a sindaci del territorio, consiglieri, parlamentari, associazioni, sindacati, comitati e – questo sì – i vertici dell’ASL.
E ancora: «Il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha incontrato nell’ambito delle sue prerogative istituzionali il nuovo Commissario Straordinario dell’ASL di Alghero-Ozieri». Nessun mistero, nessuna segretezza, dunque, secondo Pirisi. Solo un incontro tra istituzioni.
Sarà. Ma il punto resta. Quando la sanità, che è cosa di tutti, si discute a porte chiuse, con qualche sedia lasciata vuota di proposito, la domanda non è solo “cosa si sono detti?”, ma anche “perché senza di noi?”.
E mentre la Presidenza del Consiglio richiama i consiglieri al “rispetto dei ruoli” – come se questo bastasse a spegnere gli incendi – resta la sensazione che la politica sanitaria locale sia diventata terreno di guerra fredda, dove ogni convocazione o esclusione pesa come una dichiarazione di guerra.
In attesa del Consiglio Aperto, che si preannuncia infuocato, i cittadini guardano. E aspettano. Di capire non solo se arriveranno nuovi pediatri o specialisti, ma anche chi li chiede davvero. E chi fa finta.
Nel frattempo, tra Porta Terra e le corsie sempre più vuote dell’ospedale, resta un vecchio adagio, tanto caro a chi ama la verità più della prudenza: la salute non si governa con i segreti.