Le assemblee in piazza fanno rumore. Quella del 17 agosto a piazza Sventramento ha portato cittadini e attivisti a denunciare l’occupazione abusiva di spazi pubblici. Ma non è la prima volta che ad Alghero si parla di tavolini e piazze contese. Qualche tempo fa un incontro simile si era svolto in piazza Civica, dove l’amministrazione rivendicava invece risultati concreti.
A ricordarlo è l’assessore al demanio e alle finanze, Enrico Daga, che su Facebook scrive: «Piazza Civica è il simbolo del recupero. Abbiamo affrontato una delle questioni più spinose degli ultimi anni, restituendo equilibrio tra spazi pubblici e attività private. Abbiamo riposizionato le panchine, ridisegnato le postazioni e imposto regole chiare».
Non solo parole, ma anche piccoli gesti simbolici. «E, nonostante le mille incombenze che ogni giorno ci travolgono, non abbiamo trascurato il dettaglio: oggi abbiamo posizionato due nuove fioriere, che si aggiungono alle prime due già installate. Un gesto semplice, ma che completa l’opera e restituisce al cuore della città un pizzico in più di ordine, bellezza e dignità».
Un lavoro che, secondo Daga, dimostra che governare significa incidere. «Un ringraziamento va anche alle aziende che hanno scelto di collaborare con l’amministrazione: il rispetto delle regole è la condizione che consente a tutti di lavorare meglio e alla città di crescere con armonia. Piazza Civica dimostra che si può governare con metodo: affrontare i problemi, cercare di risolverli e lasciare un segno concreto».
L’assessore guarda avanti: «Il nostro compito non si esaurisce qui: siamo solo all’inizio di un percorso che continuerà a restituire decoro e vivibilità a tutta la città».
Mentre i collettivi parlano di “espropriazione privatistica” e vedono mani invisibili che stringono la città, Daga parla di recupero e di ripresa. Una differenza netta: da un lato chi vede fantasmi, dall’altro chi mostra fioriere.