Il passato: il radicamento della base di Luna Rossa a Cagliari, la progettazione di un
polo delle industrie nautiche e sulla ricerca di avanguardia nel settore delle imbarcazioni
a vela, le dichiarazioni dei responsabili del team della stessa Luna Rossa circa la scelta
di Cagliari, come sede di regata per la Coppa America, nel caso di una vittoria della
Louis Vuitton Cup.
E qui si cela la verità dietro al default presente: a scegliere il campo di regata sono i
vincitori dell’edizione precedente, purtroppo non Luna Rossa; e quindi i vincitori della
barca inglese Britannia INEOS, che nel settembre dell’anno scorso, avrebbero dovuto
essere letteralmente “assediati” dall’attuale Giunta regionale sarda, affinché
scegliessero le nostre acque come campo di regata”.
Ma questo non è accaduto. Secondo Christian Solinas, segretario nazionale del Partito
Sardo d’Azione, ed ex presidente della Regione Sardegna, è doppiamente “triste” per la
Sardegna che la scelta dell’America’s Cup sia ricaduta su Napoli, ma anche che questa
sconfitta nelle ambizioni della Sardegna sia stata attribuita dai Cinque Stelle a una
Giunta, “quella che era presieduta da me e che aveva conquistato la fiducia del grande
mondo della vela e delle regate, stabilendo un rapporto preferenziale con Luna Rossa”,
che purtroppo nulla avrebbe potuto fare se non sostituendosi nel ruolo che avrebbe
dovuto svolgere l’attuale presidente Todde.
“Al di là del grottesco tentativo di chiamare in causa noi, ovvero chi aveva acceso sulla
Sardegna i riflettori del grande circo della vela, si pone oggi – afferma Solinas – un
problema di reali e concrete responsabilità, quantificabili in un danno economico,
reputazionale e occupazionale di cui l’attuale Giunta regionale e anche il Comune di
Cagliari, entrambi “occupati” dal cosiddetto campo largo, dovranno rendere conto, in
primis ai cittadini sardi”.