Alghero, il campo boe alla firma: "Solo 150 imbarcazioni, il settore nautico a rischio"

  Il progetto per l’installazione del campo boe nell’Area Marina Protetta di Porto Conte continua a far discutere. Dopo mesi di dibattiti e modifiche, l’autorizzazione sarebbe ormai prossima alla firma da parte degli uffici regionali, sancendo così il contingentamento degli ormeggi a 150 imbarcazioni in tutta la rada di Alghero. L’iniziativa, nata con l’intento di preservare gli habitat marini, ha subito un ridimensionamento rispetto al piano originario, che prevedeva 125 boe distribuite in cinque aree della rada. La Regione Sardegna, pur non eliminando del tutto il progetto, ha ridotto il numero totale di boe a 63 e nell’AMP da 80 a 18, introducendo una serie di prescrizioni ambientali. Tra queste, il monitoraggio delle praterie di posidonia e la rimozione stagionale delle catenarie.

  Nonostante questo ridimensionamento, il provvedimento continua a trovare forti opposizioni nel mondo della nautica e tra gli operatori del settore. Il consigliere comunale della Lega, Michele Pais, ha attaccato duramente il progetto, definendolo "un disastro per il settore nautico". "Sarebbe alla firma dei competenti uffici regionali l'autorizzazione per il campo boe richiesto dal Parco di Porto Conte che permetterà l’attracco a sole 150 imbarcazioni. L'Amministrazione comunale, Parco e rappresentanti regionali ci avevano assicurato che l'iter fosse bloccato. Evidentemente si trattava dell'ennesima bugia", dichiara Pais. L'esponente della Lega non usa mezzi termini: "Un vero e proprio colpo di grazia a tutto il settore della nautica e allo sviluppo del nostro porto, peraltro agonizzante, oltre che essere un esproprio immotivato di spazi acquei da sempre frequentati dagli algheresi". 

  Pais prosegue criticando la visione che ha portato alla realizzazione di questo progetto: "Un progetto folle che va in senso inverso rispetto alle strategie di sviluppo del settore legato alla nautica da diporto su cui punta la Sardegna e al potenziamento dei porti turistici, che vede proprio quello di Alghero leader nel Mediterraneo con i suoi oltre 2000 posti barca". Il consigliere comunale sottolinea anche l’assenza di dati scientifici a sostegno della scelta di limitare drasticamente gli ormeggi nella rada: "Non si capisce quale utilità, anche dal punto ambientale, abbia questa follia. Non risulta uno studio scientifico a sostegno di questo assurdo contingentamento, utile solo ad accaparrarsi le briciole di un finanziamento. Mi chiedo che fine faranno le circa 3000 barche presenti nei porti algheresi, la maggior parte di piccole dimensioni, se dovesse concretizzarsi questo assurdo progetto. Tutti i proprietari sarebbero costretti a liberarsi della propria imbarcazione, facendo sprofondare nella crisi più profonda tutto il settore che ruota attorno alla nautica". 

  Pais chiede infine un intervento immediato da parte delle istituzioni locali: "Chiedo che sul punto intervenga immediatamente il sindaco di Alghero e l'amministrazione del Parco di Porto Conte, per bloccare questa follia che porterò in Consiglio comunale e su cui annuncio battaglia". L'iter sembra ormai in dirittura d’arrivo, ma le polemiche non accennano a spegnersi.

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