Auriemma (FdI Alghero): "Grazie al Governo Meloni, stop al test di Medicina e opportunità per i giovani sardi"


L'accesso ai corsi di laurea in Medicina è stato regolato per decenni da un sistema di numero chiuso, introdotto con la legge n. 264 del 1999. L'idea alla base era quella di limitare il numero di studenti in base alle capacità formative delle università e alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, nel tempo, questo sistema ha generato forti polemiche: molti lo consideravano un ostacolo per gli studenti meritevoli e un freno alla formazione di nuovi medici, mentre il fabbisogno di personale sanitario aumentava costantemente. Negli ultimi anni, la questione è diventata particolarmente critica a causa della grave carenza di medici, accentuata dall’emergenza Covid-19 e dai numerosi pensionamenti senza un adeguato turnover. Il risultato è stato un sistema in affanno, con ospedali e ambulatori sotto organico, specialmente nelle regioni meno popolose e nelle aree periferiche come la Sardegna.

Nel marzo 2023, il Governo ha iniziato a valutare una riforma, fino ad arrivare all’approvazione dell’abolizione del test di ingresso a Medicina l’11 marzo 2025. Il nuovo sistema prevede un accesso libero al primo semestre, con una selezione basata sul rendimento accademico negli esami sostenuti. Solo gli studenti che dimostreranno di avere le competenze necessarie potranno proseguire il percorso di studi dal secondo semestre in poi. Alessio Auriemma, dirigente cittadino di Fratelli d’Italia ad Alghero, ha commentato la riforma affermando: "L’abolizione del test di ingresso a Medicina rappresenta una svolta importante per il sistema formativo e sanitario italiano. Rendere l’accesso più equo permetterà di formare un numero maggiore di professionisti, rispondendo così alla grave carenza di medici che colpisce l’intera Nazione, e in particolare la Sardegna”.

Secondo Auriemma, il test d’ingresso ha finora penalizzato molti giovani, impedendo a studenti talentuosi di accedere alla professione medica: "Per troppo tempo il test d’ingresso ha rappresentato un ostacolo per molti studenti meritevoli. Ora, con un sistema che seleziona gli studenti durante il percorso di studi anziché attraverso una prova iniziale, si garantiscono pari opportunità a chi desidera intraprendere questa carriera. In un momento in cui molte strutture sanitarie faticano a reperire personale, questa riforma assume un valore ancora più rilevante”.

Oltre all’abolizione del test, un altro aspetto fondamentale della riforma riguarda la redistribuzione dei posti nelle scuole di specializzazione, con una quota riservata agli studenti provenienti da territori a forte spopolamento, come la Sardegna. "Accanto a questa misura, è stato approvato un Ordine del Giorno che impegna il Governo a riequilibrare l’accesso alle scuole di specializzazione medica, riservando almeno il 40% dei posti agli studenti provenienti da territori a forte spopolamento. Questo è un passo concreto per garantire la presenza di medici e specialisti anche nelle zone più periferiche della Sardegna, dove la carenza di personale sanitario è ormai una vera emergenza”, ha dichiarato Auriemma.

Un risultato ottenuto grazie all’impegno dell’On. Barbara Polo, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia: "L’Ordine del Giorno è frutto di un importante lavoro politico, portato avanti con determinazione anche dall’On. Barbara Polo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Contrastare lo spopolamento e garantire ai giovani la possibilità di costruire il proprio futuro nella propria terra sono obiettivi fondamentali. Ora è essenziale che queste misure vengano attuate in modo efficace, affinché non restino solo intenti, ma si traducano in risultati concreti”.

Auriemma ha infine sottolineato l’importanza di creare condizioni che permettano ai giovani sardi di studiare e lavorare senza essere costretti a emigrare"Per troppo tempo i giovani sardi hanno dovuto scegliere tra la formazione e il legame con la propria terra. Serve una politica che dia loro reali opportunità senza costringerli a emigrare. Investire nella formazione e nella sanità è il primo passo per costruire un futuro solido per la nostra regione”.

La riforma dell’accesso a Medicina e il riequilibrio dell’assegnazione delle specializzazioni rappresentano, secondo Fratelli d’Italia, un punto di partenza per rafforzare il sistema sanitario italiano e contrastare lo spopolamento delle aree periferiche. Resta ora da vedere come queste misure verranno attuate e se saranno in grado di garantire un reale miglioramento nel numero di medici formati e nella distribuzione degli specialisti nelle zone che più ne hanno bisogno.

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