Questa sera si terrà l'Assemblea straordinaria della Direzione del Partito Democratico, convocata d'urgenza sotto l'egida del presidente Mimmo Pirisi. Tra i punti all'ordine del giorno, uno spicca con evidenza: la scelta della candidatura a Sindaco. E qui sorge spontanea una domanda che danza nell'aria densa di incertezza: sarà l'ora di Cacciotto o si voltano le carte a favore di un nuovo asso?
Il nome che fluttua tra le conversazioni è quello di Mario Salis, una figura ben nota nei meandri della politica algherese.
Ex segretario del PD locale, Salis è una sorta di jolly che potrebbe essere calato sul tavolo delle trattative, un candidato dalle competenze e dalla storia politica inarrivabili. La sua lunga militanza nel tessuto sociale di Alghero, dall'impegno nel rugby alla leadership nei quartieri storici, lo rende un candidato di peso, pronto a essere tirato fuori dal cilindro democratico.
Ma le carte sono ancora coperte, e solo al termine dell'assemblea si potrà vedere quale mano avrà giocato il destino del PD.
Nessun commento anticipato, nessuna indiscrezione trapela dalle strette porte della politica locale. Tuttavia, conoscendo il percorso di Salis, è difficile immaginare resistenze alla sua possibile candidatura.
Attualmente, nel panorama del Campo Largo, le candidature a Sindaco sono come gemme che sbocciano nel prato dell'opinione pubblica: Cherchi di Podemos, il prossimo annunciato Cacciotto dell'Avs e l'avvocato Deriu.
Con l'ingresso di Salis, il bouquet delle opzioni si arricchirebbe di una nuova sfumatura politica.
Per ora, siamo nell'attesa febbrile, nell'ebbrezza delle congetture e delle supposizioni. Ma questa sera, al termine dell'Assemblea, il velo di mistero verrà squarciato, rivelando quale nome avrà la benedizione della direzione del Partito Democratico. E solo allora potremo iniziare a dipanare il filo intricato della politica algherese, nella speranza di tessere un futuro che rispecchi le ambizioni e i desideri della città e dei suoi cittadini.