Comunali di Alghero: Vecchie e nuove divisioni nel centrodestra

  A poche settimane dall'avvio della campagna elettorale per le comunali di Alghero, il panorama politico locale è un intricato groviglio di alleanze, scissioni e posizioni incerte. 

  Marco Tedde, candidato del centrodestra "unito" a sindaco di Alghero, è nel mirino delle critiche, ma sembra cercare di mantenere una porta aperta al dialogo, in attesa di chiarimenti sulle posizioni finali dei vari attori politici.

  I recenti cambiamenti amministrativi alla Fondazione Alghero, ritenuti da alcuni un attacco diretto a Tedde, aggiungono carburante al fuoco delle dispute interne. Alberto Bamonti, dal canto suo, ha espresso dissenso per il modo in cui vengono gestite le decisioni all'interno dei Riformatori Sardi, optando per le dimissioni da coordinatore cittadino. Questa mossa è emblematica di un malcontento che va oltre le personali inimicizie e tocca le fondamenta stesse del modo in cui il partito sta affrontando la competizione elettorale. 

  Nel frattempo, gli attori minori della scena politica locale non stanno a guardare. La lista civica "Noi con Alghero", assente nella coalizione principale, potrebbe essere la chiave di volta per la formazione di un possibile terzo polo, offrendo un'alternativa sia a destra che a sinistra.

  La posizione di Tedde, in tutto questo, appare ambigua ma strategicamente aperta: non esclude nessuno fino alla chiusura delle liste, prevista per inizio maggio. Questo potrebbe essere interpretato come un tentativo di mantenere tutte le opzioni sul tavolo, mentre cerca di navigare attraverso le acque turbolente di una coalizione che rischia di frantumarsi sotto il peso delle proprie contraddizioni. 

  In un contesto così frammentato, le prossime settimane saranno cruciali per definire gli equilibri politici di Alghero. La città attende di vedere se il centrodestra riuscirà a presentarsi unito alle urne o se le divisioni interne porteranno alla creazione di nuove coalizioni, potenzialmente più inclusive ma anche più instabili. 

  Resta da vedere se la visione di Tedde di un futuro strategico e aperto riuscirà a consolidare il sostegno necessario per una vittoria elettorale, o se le vecchie rivalità prevarranno, compromettendo le ambizioni di una gestione coesa della città.

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