Cappellacci contro Todde: "Una grave invasione di campo nella sanità"

  Nei corridoi della politica sarda, il primo atto firmato dalla Presidente Alessandra Todde scatena già le prime scintille. A portare la voce del dissenso è Ugo Cappellacci, esponente di Forza Italia e Presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati, che non usa mezzi termini per descrivere l'azione della Presidente: “Il primo atto della Presidente Todde è una grave invasione di campo”.

  La questione al centro del dibattito riguarda una direttiva inviata ai direttori generali delle Aziende Sanitarie della Sardegna, un atto che, secondo Cappellacci, oltrepassa i confini tra politica e gestione amministrativa. “Finché si fa riferimento al processo di programmazione del Servizio sanitario regionale – evidenzia Cappellacci - è certamente nelle prerogative di chi governa stabilire atti di indirizzo ma quando si entra nel merito del conferimento di incarichi di stretta competenza manageriale si esonda abbondantemente dalle funzioni politiche e si compie una pesante invasione di campo”. 

  La critica si aggrava quando Cappellacci sottolinea l'ambiguità dell'azione presidenziale, che potrebbe estendersi fino a influenzare la gestione di concorsi e nomine, territori nettamente separati dalle responsabilità politiche. “Alla luce dell’espressione amplissima, ovvero 'incarichi di qualsiasi natura', non è dato sapere a quali si riferisca e se addirittura l’intervento presidenziale riguardi perfino i concorsi”, prosegue il Presidente della Commissione, delineando una zona grigia di potenziale conflitto tra le sfere di competenza. Le parole di Cappellacci riaccendono il dibattito su dove debbano tracciarsi i confini tra l'azione politica e la gestione amministrativa. 

  “Non so di quali incarichi si tratti, dal momento che non mi sono occupato mai di nomine di competenza del livello amministrativo o manageriale da Presidente e tantomeno me ne occupo adesso, ma certo è che un Presidente si dovrebbe occupare di programmazione e di atti di indirizzo, non di atti di gestione”, conclude, marcando una linea netta tra il dovere di governare e quello di amministrare. L'intervento di Cappellacci non solo solleva questioni sulle prerogative presidenziali in Sardegna ma apre anche una riflessione più ampia sul delicato equilibrio tra potere politico e responsabilità gestionali nel settore della sanità, una partita che, al di là delle polemiche, si gioca sulla pelle dei cittadini.

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