Altolà di Todde a Solinas: "Basta giochetti di fine mandato"

  La neo governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, non ha perso tempo a mettere in riga il suo predecessore, Christian Solinas, con un altolà che sa tanto di dichiarazione di guerra. "Richiamo il Presidente Christian Solinas al doveroso rispetto istituzionale: lui e la sua giunta sospendano immediatamente le delibere inopportunamente adottate e si limitino all'ordinaria amministrazione." 

  Parole chiare, taglienti come lame, che squarciano il velo di un'azione di governo che, secondo Todde, rasenta l'indecoroso. E non è finita qui. La Todde va all'attacco senza pietà: "Nelle ultime ore di campagna elettorale la giunta Solinas si è riunita tre volte e ha adottato oltre 200 nuove delibere." Un'infornata di provvedimenti last minute che, a detta della governatrice, non solo sarebbero frutto di una corsa contro il tempo, ma anche avvolti in un'opacità che sa di beffa. "Molte di queste, ad una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all'oscuro." E cosa c'è in questo calderone di delibere preparato sotto traccia? Nomine, proroghe, piani e programmi che impegnano la regione per anni a venire, e addirittura la programmazione di un fondo di coesione da oltre 2 miliardi di euro. Tutto fatto, secondo Todde, senza il minimo rispetto per i cittadini e per le regole del gioco democratico. "È gravissimo che una giunta uscente, che dovrebbe attenersi agli atti di ordinaria amministrazione, decida di fare tutto ciò senza che nessuno possa fare niente." 

  Ma la Todde non si ferma a denunciare; promette azione. Annuncia che, non appena la sua amministrazione sarà operativa, metterà sotto la lente d'ingrandimento ogni singola decisione presa all'ombra, pronta a scoperchiare i vasi di Pandora lasciati in eredità da Solinas. "Solinas ha avuto cinque anni per programmare e investire le risorse che aveva a disposizione e siamo tutti consapevoli di come è andata a finire." 

  Questo cambio di guardia in Sardegna si annuncia carico di tensioni e promesse di revisioni. La Todde, con il piglio di chi non ha intenzione di lasciare pietre non rovesciate, sembra pronta a scrivere una nuova pagina per l'isola, una pagina dove la trasparenza e il rispetto istituzionale non siano più optional. E mentre Solinas deve ora fare i conti con le sue mosse di fine partita, i cittadini sardi attendono di vedere come questa battaglia interna si risolverà, sperando che al centro ci siano finalmente gli interessi della Sardegna e non le solite manovre di palazzo.

Politica

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