Anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stato chiamato a presenziare al talk "Sport, Crescita e Sviluppo" che si è svolto a Cagliari in occasione della prima edizione del “Trofeo Gigi Riva”. Toccati svariati temi, ma il ministro ci tiene a precisare: “Quello che personalmente mi auguro è che la Lega continui nel suo percorso e risponda a quelle che sono le esigenze della comunità. È fondamentale dare un riscontro al piacere della gente che vuole seguire il calcio. E la stessa Lega si deve sempre misurare con la necessità di confermare il consenso che si manifesta con la presenza del pubblico negli stadi". Non poteva mancare, da parte di Abodi, un accenno al problema annoso dello stadio a Cagliari: “Finalmente dopo dieci, lunghi anni, siamo arrivati alla chiusura di una “querelle” che pareva infinita. Del resto era un obiettivo che il presidente Giulini aveva bene in mente fin da quando aveva cominciato il suo percorso con il Cagliari”. Non manca un accenno alla polemica per alcune partite della massima serie che potrebbero esser disputate fuori dall’Italia, vedi Milan-Como addirittura a Perth in Australia, con tutte le incognite del caso. Abodi non prende posizione netta: “ Non mi devo pronunciare io. Come ministro dello sport devo consentire alla Lega di operare al meglio secondo le scelte più utili per tutto il movimento". Su Pisacane: “Un vero uomo, che ha saputo resistere alle tentazioni e non ha venduto il proprio onore. Così come Simone Farina il quale, dopo aver denunciato quei fatti, non è riuscito più a trovare squadra”. Lunedì i provvedimenti del governo sullo sport in Italia ritornano in Parlamento con il nuovo DL: “Un decreto importante che parla di sport per tutti, dalla scuola all'università. Certo che in occasione di manifestazioni di richiamo ci piace vincere e anche fare bella figura. Ma il decreto parla di uno sport che arriva anche nei luoghi di disagio. Magari facendo propri i valori che un campione come Gigi Riva trasmetteva: lealtà, semplicità, dignità".