Un’occasione di confronto più unica che rara, offerta su un piatto d’argento dall’incontro “Sport, Crescita e Sviluppo” organizzato a Cagliari a margine del “trofeo Gigi Riva”. Si sono ritrovati fianco a fianco due amici che, ultimamente, avevano avuto qualche divergenza di vedute: da una parte Angelo Binaghi, cagliaritano doc e presidente della FITP, e Andrea Abodi, Ministro dello Sport e i Giovani dal 2022 nel governo Meloni. Motivo del contendere l’elaborazione del Decreto dello Sport in fase di stesura e non solo. Non vi era stata alcuna presenza istituzionale a Wimbledon quando Sinner era riuscito nella storica impresa di aggiudicarsi l’ambito trofeo contro Alcaraz ed il presidente FITP se l’era legata al dito: “Non ce l’ha fatta Sinner, ma invece Gigi Riva ha colto nel segno.-ha detto in tono scherzoso Binaghi-Non ho avuto l’opportunità di avere il Ministro al mio fianco quando Jannik ha vinto il trofeo, ma adesso siamo uno vicino all’altro. È anche vero che lui c’era quando Jasmine Paolini vinse, ma questa non è una scusante, ma bensì un’aggravante. Faccio notare che lo avevo avvisato prima di questa battuta”. E giù una risata da parte dei due che, fondamentalmente, sono amici soprattutto quando si tratta di trascorrere in relax qualche giorno di vacanza, rigidamente in terra sarda. Quindi Binaghi ha proseguito: “Devo dire che tra Riva e Sinner trovo tante analogie. Entrambi arrivano da paesi del nord Italia, dove hanno trovato terreno fertile per emergere e far valere le loro doti innate. Tutti e due hanno quei sani principi derivanti dal provenire da famiglie umili, dedite al lavoro. E proprio questi principi che hanno avuto in dote sono riusciti a travasarli nello sport, divenendo delle importanti icone”. E poi il presidente della FITP ha voluto mettere in evidenza quanto sia importante la cultura del lavoro in tutti gli sport: “È un’etica che accomuna entrambi, Riva e Sinner hanno sempre dimostrato che non bisogna mai accontentarsi. Ed infatti, quando andiamo a chiedere a Jannik cosa farà dopo una vittoria ed è accaduto anche a Wimbledon, lui risponde che continuerà a lavorare”. E Binaghi è soddisfatto anche di un altro particolare, che parrebbe insignificante, ma che invece è importantissimo: “Mi fa un immenso piacere che Sinner possa allenarsi assieme a Berrettini. Ho mandato un messaggio a quest’ultimo spiegandogli quanto sia fondamentale questo connubio in funzione della Coppa Davis, ma più in generale per tutto il movimento”. Alla fine dell’intervento di Binaghi una buona notizia per Cagliari, l’ATP conferma il capoluogo sardo come sede per due anni del Challenger 175. “L’edizione del 2026 si svolgerà a maggio. La speranza di noi tutti è che possano essere conclusi i lavori al Tennis Club per quella data. Non è sicuramente un torneo di secondo piano, anzi. Negli anni scorsi ha visto scendere in campo campioni come Musetti, Shelton e Tiafoe". Ed è proprio a causa dei lavori programmati nel 2025 che il grande tennis internazionale aveva disertato i campi in terra rossa di Monte Urpinu, con delusione da parte degli appassionati che si aspettavano i lavori potessero procedere più spediti.