È avvenuto nella notte tra venerdì e sabato il secondo parto in emergenza all’ospedale “Civile” di Alghero nel giro di due mesi. Una donna alla 33esima settimana di gravidanza, giunta al pronto soccorso intorno alle 2:15, presentava una grave emorragia da distacco di placenta. La situazione ha richiesto l’immediato intervento in sala operatoria per un parto cesareo eseguito alle 2:47 dallo staff di Ostetricia e Ginecologia e dell’Anestesia.
A darne notizia è il sindaco Raimondo Cacciotto, che ha ringraziato il personale sanitario: «Una situazione particolarmente delicata che, come mi hanno riferito i vertici della ASL e del presidio di Alghero, ha richiesto l’immediato ingresso in sala operatoria e l’esecuzione del parto mediante cesareo. Le condizioni della mamma sono buone e ora si trova ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Civile di Alghero. La bambina, invece, è stata immediatamente trasferita a Sassari, presso il reparto di terapia intensiva neonatale della Aou».
Il primo cittadino ha sottolineato la straordinarietà dell’intervento, considerato che la sala parto è ufficialmente chiusa e l’assistenza pediatrica, per carenza di medici, è garantita solo dalle 8 alle 20. «Anche in questa occasione – ha detto Cacciotto – voglio ringraziare tutto il personale dell’ospedale Civile che, con professionalità e abnegazione, ha gestito al meglio l’emergenza sanitaria. È bene ricordare che il blocco parto al secondo piano dell’ospedale è provvisoriamente chiuso, e che l’Ostetricia e Ginecologia della Aou di Sassari è oggi il punto di riferimento per il parto nel nord-ovest della Sardegna».
Il Sindaco ha ribadito l’urgenza di lavorare per la riattivazione del Punto nascita di Alghero, intervenendo sia sulla parte strutturale che sul reperimento dei pediatri necessari per garantire l’assistenza h24:
«Questi obiettivi devono essere perseguiti con forte determinazione nell'ottica di migliorare i servizi e consentire anche agli operatori di svolgere con maggiore serenità il proprio lavoro. Sarà compito dell’amministrazione comunale – ha concluso – verificare, nell’interlocuzione continua con la Asl, i progressi che verranno fatti nel breve e nel lungo periodo».
Sulla vicenda è intervenuto anche Christian Mulas, presidente della Commissione Sanità del Consiglio comunale:
«All’Ospedale Civile di Alghero salvate ancora una volta due vite. Ora servono pediatri con formazione neonatologica e attivazione dei servizi STAM e STEN».
Mulas ha ricostruito i dettagli dell’intervento: «Stanotte, alle ore 2:37, presso l’Ospedale Civile di Alghero, è avvenuto un parto d’urgenza che ha salvato la vita a una madre e alla sua bambina, grazie alla prontezza e alla professionalità del personale sanitario. La donna si era presentata al Pronto Soccorso intorno alle 2:00, in condizioni critiche a causa di un distacco intempestivo della placenta. È stato immediatamente attivato il protocollo d’emergenza, con il tempestivo arrivo dell’équipe reperibile, inclusa l’anestesista con specializzazione neonatale, figura fondamentale che, per la seconda volta, si è trovata a gestire in sala operatoria un delicatissimo parto cesareo d’urgenza».
Mulas ha poi aggiunto: «In soli 30 minuti è stato eseguito un taglio cesareo d’urgenza, e alle 2:37 è nata una bambina in buone condizioni. Un evento clinico rarissimo per Alghero – erano oltre quattro anni che non si registravano emergenze simili nel nostro punto nascita – ma che dimostra, ancora una volta, che l’Ospedale Civile di Alghero è in grado di rispondere con efficacia alle situazioni critiche. Questo è il frutto dell’impegno e della competenza del personale sanitario, che va valorizzato e sostenuto».
Infine, il presidente della Commissione Sanità ha rivolto un appello alla politica: «Non possiamo continuare a vivere in uno stato perenne di emergenza. Alghero è una città turistica che merita una sanità all’altezza, strutturata e rafforzata, non solo reattiva nei momenti critici. È quindi urgente: attivare stabilmente i servizi STAM e STEN (Trasporto Assistito Materno e Trasporto in Emergenza Neonatale), integrati con la rete AOU-Hub e i centri Spoke come Alghero; garantire la presenza di pediatri con formazione neonatologica; potenziare le branche chirurgiche attive presso il Civile – urologia, chirurgia generale, oculistica, otorinolaringoiatria – che restano un presidio essenziale per il territorio. L’episodio di stanotte dimostra che il sistema può funzionare, ma va messo in condizione di farlo sempre, non solo quando tutto va per il verso giusto. Oggi celebriamo una vita salvata, ma non ci basta. Ora serve un investimento reale sulla sicurezza perinatale nel nostro ospedale. Non possiamo più permetterci di “tirare la cinghia” e affidarci solo alla fortuna».