Ozieri, allarme tra gli allevatori: il Centro Studi Agricoli chiede risposte immediate alla Regione sulla dermatite nodulare

Si è svolta questa mattina a Ozieri una riunione straordinaria convocata dal Centro Studi Agricoli per discutere della grave emergenza sanitaria che sta colpendo gli allevamenti bovini in Sardegna: la diffusione della dermatite nodulare contagiosa. L’incontro ha registrato un’altissima partecipazione da parte degli allevatori del territorio, visibilmente preoccupati per la gestione della crisi e per le pesanti ricadute economiche sul comparto.

A illustrare la situazione è stato Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli, che ha fornito gli aggiornamenti sull’evoluzione del virus e sulle misure intraprese, consegnando ai presenti il volantino informativo ufficiale predisposto dalla Regione Sardegna.

Tra i nodi principali emersi nel dibattito, le modalità di somministrazione del vaccino imposto in via obbligatoria e autorizzato in deroga, mai testato prima in Italia. Diversi allevatori hanno evidenziato criticità operative: dalla scelta di vaccinare in piena estate, con temperature oltre i 40 gradi, alle oggettive difficoltà di radunare i capi nei pascoli bradi e semi-bradi. A queste si aggiungono le scadenze ravvicinate dei vaccini – fine agosto – che rischiano di compromettere la riuscita della campagna.

Al centro delle preoccupazioni anche il blocco della movimentazione degli animali, che ha di fatto paralizzato il mercato, provocando un crollo dei prezzi e mettendo in ginocchio numerose aziende.

L’assemblea ha approvato una serie di richieste da rivolgere alla Regione Sardegna:

  • Definizione urgente degli indennizzi per i capi abbattuti e per le perdite derivanti dal fermo commerciale;

  • Deroga temporanea al DURC e alla regolarità contributiva, per garantire l’accesso agli indennizzi a tutte le aziende colpite;

  • Pagamento in tempi rapidi, con un’anticipazione del 50% entro sette giorni dalla presentazione della domanda;

  • Attivazione di misure di ammasso pubblico della carne bovina, con ritiro dei capi a prezzi precedenti al blocco, per contrastare eventuali speculazioni di mercato.

Al termine della riunione, conclusasi alle ore 14, Tore Piana ha dichiarato:
“Ora la Regione deve dimostrare di essere all’altezza di questo momento difficilissimo per la zootecnia sarda. Gli allevatori pretendono risposte serie e atti concreti, non comunicati rassicuranti o scaricabarile. Ci aspettiamo la piena disponibilità delle azioni assessoriali e tempi rapidissimi.”

Il Centro Studi Agricoli ha confermato che continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della crisi e a farsi portavoce delle istanze del settore.

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