“Ogni estate si ripete la solita storia: traffico ovunque, ore in coda, camion che arrancano. E i treni? Pochi, lenti e scollegati”. Così Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl sarda, torna a battere sul tema della mobilità interna.
“Non è più tempo di analisi e promesse. Serve un progetto serio e strutturale — dice Ledda — una ferrovia moderna, veloce, connessa. Senza mobilità non c’è sviluppo, senza collegamenti non c’è lavoro”.
La Cisl punta il dito anche sul trasporto merci: zero rotaie, tutto su gomma. Con conseguenze pesanti per le imprese, le famiglie e l’ambiente. “Più traffico su strada significa più incidenti, più infortuni, più inquinamento. Una ferrovia efficiente è un investimento in sicurezza”, aggiunge Ledda.
Il sindacato propone uno studio tecnico-economico per: raddoppiare la linea Sulcis–Cagliari–Oristano–Macomer–Sassari–Olbia, realizzare la tratta Abbasanta–Nuoro, portare la velocità a 200–220 km/h, collegare porti e aeroporti, rilanciare il trasporto merci su rotaia e contrastare lo spopolamento.
“Le risorse ci sono: PNRR, fondi UE, coesione. Ora servono scelte politiche forti e una regia unitaria”, incalza Ledda. “La Sardegna ha diritto a infrastrutture moderne. Non può restare ferma mentre il resto del Paese corre”.