Ci sono notizie che passano inosservate, inghiottite dal frastuono dell’attualità. E ce ne sono altre, più silenziose, che raccontano una Sardegna che non urla ma costruisce. “Un Dono a chi Dona”, il progetto promosso dall’Avis Provinciale di Sassari in collaborazione con “Sardegna for You” e con il sostegno della Fondazione di Sardegna, è una di queste. Una di quelle iniziative che, invece di cercare riflettori, illuminano. Con discrezione, ma con determinazione.
Presentata oggi a Sassari nella sede dell’Avis Provinciale, la quarta edizione si estenderà da giugno 2025 a febbraio 2026 e coinvolgerà tutte le 36 sezioni comunali della provincia. Alla conferenza stampa, il presidente dell’Avis Provinciale Antonio Dettori, quello dell’Avis Regionale Vincenzo Dore, i fondatori di Sardegna for You Romina Carta e Andrea Tavernise, insieme a medici e specialisti, hanno tracciato le linee di un progetto che punta dritto al cuore della sanità: la prevenzione.
«Con questa iniziativa – ha dichiarato Dettori – vogliamo ringraziare chi dona sangue e, allo stesso tempo, offrire opportunità concrete di prevenzione. È un modo per prendersi cura di sé e degli altri, rafforzando una comunità solidale e responsabile». Parole semplici, da uomo concreto.
La sostanza? Oltre 2.500 screening gratuiti riservati ai donatori di sangue. Gli altri 2.700 saranno accessibili a chi non può donare ma vuole comunque sottoporsi ai controlli, con un piccolo contributo, tra i 20 e i 38 euro. I primi appuntamenti? Il 7 giugno a Ittiri per i controlli pneumologici e tiroidei, l’8 giugno a Uri per i nei, il 21 giugno a Bono e il 22 a Sassari, dove si effettueranno i pap test.
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto Vincenzo Dore – è raggiungere l’autosufficienza nella raccolta di sangue, ma anche promuovere il dono come stile di vita, legato alla salute e alla responsabilità sociale».
Non si parla solo di aghi e provette. L’edizione 2025-2026 si arricchisce di nuovi controlli: dalla tiroide alla prostata, dall’aneurisma dell’aorta addominale all’endometriosi, passando per screening nutrizionali, dermatologici, andrologici, celiachia e allergeni. Alcuni richiederanno la compilazione di un questionario per selezionare i soggetti a rischio, ma la direzione è chiara: arrivare prima che la malattia si presenti alla porta.
Non mancherà la parte educativa. Gli incontri online del format “A tu per tu”, curati da Raffaele Noce, consentiranno ai cittadini di dialogare con medici specialisti anche in forma anonima. Saranno poi organizzati eventi pubblici per affrontare temi spesso taciuti, come le malattie sessualmente trasmissibili, il rispetto della figura femminile e la cultura della prevenzione.
Sardegna for You ha messo in cima alle priorità l’educazione dei più giovani, perché – come diceva Prezzolini – “una nazione non si misura dal numero dei laureati, ma dal valore dei suoi cittadini”. L’obiettivo è quello di costruire, mattone dopo mattone, una comunità che si prenda cura di sé e degli altri. Una comunità che non aspetti lo Stato, ma che agisca.
In un’epoca in cui la sanità pubblica arranca e gli ospedali si svuotano più per sfiducia che per efficienza, l’Avis Provinciale di Sassari si conferma presidio di salute e cultura civica. E se non è questa la vera politica – concreta, silenziosa, efficace – allora il termine ha perso significato.
Per chi vuole prenotare uno screening, basta contattare la sede Avis del proprio Comune o chiamare il numero 3517702262 nei giorni feriali. Anche il sito www.sardegnaforyou.com è operativo.
A volte, per cambiare il mondo, basta tendere un braccio. E offrire il proprio sangue.