Bari, nel quartiere Madonnella, una scena degna del selvaggio west si è dispiegata davanti agli occhi increduli dei passanti: una rissa furibonda tra donne, un duello moderno dove il mattarello sostituisce la pistola e i colpi bassi la legge dell'onore. Un video, virale nelle chat, testimonia l'episodio al limite dell'incredibile, dove la faida personale sfocia in violenza pubblica.
Quattro contro una - non è l'inizio di uno scherzo, ma la crudele realtà di un confronto diseguale e selvaggio. La causa? Un presunto tradimento che sa di vendetta, di rancore famigliare, dove l'onore sembra richiedere il tributo del dolore. La vittima, colpita alle spalle con un mattarello in una sorta di agguato moderno, si difende come può tra calci, pugni e strappi di capelli, in una disperata ricerca di giustizia personale sul marciapiede della disperazione.
I passanti, tra l'indifferenza e il timido tentativo di mediare, assistono a una scena che ricorda più un dramma shakespeariano che una pacifica domenica nel quartiere. La furia, una volta esaurita, si dissolve come è cominciata, lasciando dietro di sé solo domande e indignazione.
Questa vicenda, più che un semplice episodio di violenza, solleva interrogativi profondi sulla natura umana, sulla fragilità dei legami che ci uniscono e su come, nel calore di un momento, possano trasformarsi in catene di rabbia. Riflette anche su come, nell'era della connettività globale, ogni azione diventa spettacolo, ogni privato dispiacere una pubblica vergogna, condivisa e commentata da una giuria popolare sempre pronta a giudicare.
Questo incidente, dunque, non è solo il racconto di una rissa tra donne a Bari; è un monito, un grido che risuona nelle strade della città e oltre, richiamando l'attenzione su ciò che realmente significa vivere in una società dove la violenza si fa spettacolo, dove il dolore altrui diventa intrattenimento, e dove, forse, abbiamo smarrito la bussola della compassione.