Olaf Koi vince la Classica di Amburgo, beffato Jonathan Milan che nonostante la rimonta è indietro di pochi centimetri. Bene gli italiani presenti

  Un’iniziale fuga di sei corridori di cui ha fatto parte anche l’italiano Andrea Vendrame, poi diventati 5, aveva inizialmente guadagnato perfino 7 minuti e più, ridotti poi a 3:40 circa, per poi dopo una rovinosa caduta, vedere aumentato il ritmo del gruppo fino a ridurre il gap a 2:53 quando mancano 60,6 km all’arrivo. Una classica adatta ai velocisti che tenteranno di annullare l’evasione per giocarsi il finale in volata, favoriti da un percorso con appena 913m di dislivello per un totale di 198,5 km fornito di tre salite con un massimo di 9% di pendenza. Quando mancano 56,9 km foratura per Caleb Ewan che dunque potrebbe non partecipare alla volata dovendo spendere energie per rientrare. Volata che non è scontata, i fuggitivi ci credono e potrebbero far bene poiché nel centro abitato finale sarà difficile prendere velocità a sufficienza per riprendere in mano la corsa per il gruppo, che infatti non aspetta le battute finali ed aumenta la velocità tirato da ben cinque squadre, riducendo la distanza di 38” a -33,3 km. 

  Complice la folle velocità cadono prima Tim Merlier e poi a -26,7 km caduta per Caleb Ewan che era riuscito faticosamente a rientrare in gruppo, riassorbiti a -35 km i coraggiosi di giornata ma la calma dura poco, Alex Arambouru sullo strappo a -24 km si allunga ed evade dal gruppo, facendo il vuoto, il gruppo attende coloro che si sono attardati mentre il corridore in testa prende ancora margine, raggiungendo 32” di vantaggio in discesa dove il battistrada ha trovato un inseguitore a fargli compagnia, quando mancano 17,6 km. Dopo vari allunghi tentati in seno al gruppo, questo gap si riduce a 17”, ormai mancano solo 13,7 km all’arrivo ed i velocisti non vogliono perdere l’occasione e cominciano a formare i loro treni che però non dovranno partire troppo presto. A -2,5 km il gruppo si frantuma, velocità folle, qualcuno sembra perdersi per poi rientrare, Jonathan Milan rimasto attardato dietro, negli ultimi 50 metri rimonta tutte le posizioni ma la sua ruota resta in ritardo rispetto a quella del vincitore Olaf Koi, anche a causa di una spallata da parte del solito Philipsen. Terzo posto per Girmay. In vista dei campionati europei buone le prove degli italiani presenti.

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