Palio di Siena: vince la contrada della Lupa del fantino sardo Dino Pes. La corsa era stata rinviata di un giorno per il maltempo

  ?La contrada della Lupa, col fantino originario sardo Dino Pes, detto Velluto, sul cavallo Benitos, ha vinto il Palio di Siena dedicato alla Madonna Assunta. La corsa si è disputata con un giorno di ritardo, dopo il rinvio deciso a causa di un temporale. La Lupa ha trionfato rimanendo per tutti i tre giri di piazza del Campo in testa, dalla mossa all'arrivo. A nulla è valso l'incedere di Selva, Oca e Chiocciola, che non hanno mai ripreso Benitos, cavallo esordiente, un castrone sauro di 7 anni. Ci sono voluti 45 minuti di una mossa molto concitata, con ben sei uscite dai canapi chiamate dal mossiere e due mosse false. Per il fantino Dino Pes detto Velluto, è la prima vittoria al Palio di Siena. Pes mancava dal tufo di piazza del Campo da sette anni. Un'impresa che profuma di epico come la storia di riscatto degli ultimi, di un antieroe. E' questo il Palio di Siena dedicato alla Madonna Assunta vinto da Dino Pes detto Velluto per la contrada della Lupa sul cavallo Benitos. Richiamato in piazza del Campo dopo sette anni di assenza dal tufo senese, mai un Palio vinto alle spalle, compito di Dino Pes era di frenare la contrada nemica e favorita, l'Istrice. 

  Velluto, 43enne, originario di Silanus (Nuoro), ha fatto molto di più. Prima ha battagliato tra i canapi contro il fantino rivale dell'Istrice e plurivittorioso Giovanni Atzeni detto Tittia, poi ha colto la mossa perfettamente e ha condotto in trionfo il cavallo esordiente Benitos, castrone sauro di 7 anni, tenendo la Lupa per tutti i tre giri della piazza sempre in testa. Una vittoria contro ogni pronostico, che rompe un digiuno per la contrada durato sei anni. L'ultima vittoria risaliva al 16 agosto 2018. A nulla sono valsi gli sforzi di Selva, Oca e Chiocciola che hanno tentato invano di tenere il passo della Lupa ma non hanno mai raggiunto Pes e Benitos. La mossa molto controversa, a tratti nervosa, è durata 45 minuti. A darsi battaglia tra i canapi della partenza sono state le nemiche Lupa e Istrice e l'altra coppia di contrade rivali, Nicchio e Valdimontone. Di rincorsa era la Civetta che per entrare e dare il via alla Carriera, ha atteso a sua volta che la sua avversaria tra i canapi, il Leocorno, perdesse per un attimo il tempo della partenza, facesse l'errore decisivo. E così è stato. E' stato un Palio da manuale per la Lupa e in generale per la corsa: infatti è da registrare che non ci sono state cadute dei fantini. Nel Palio dedicato alla Madonna Assunta, rinviato di un giorno dopo un acquazzone delirante, a gioire sono i contradaioli della Lupa contro ogni pronostico. A loro è andato il drappellone realizzato dall'artista Riccardo Guasco. “Il Palio ha bisogno di punti di riferimento, di autorevolezza che si ottiene stando al proprio posto; il Palio non ha bisogno di protagonismi” aveva detto il sindaco di Siena Nicoletta Fabio nella tradizionale conferenza stampa che precede la Carriera. E a vincere è stato l'ultimo dei protagonisti per un'impresa che sa di riscatto e premia anni di dedizione alla corsa di Siena, Dino Pes che diventa un Don Chisciotte capace di combattere contro ogni mulino a vento per prendersi una vittoria che sa di leggenda. La sua impresa trionfale, tre giri sempre davanti senza sbagliare una curva su un cavallo all'esordio, sarà cantata probabilmente per sempre nella storia e nelle storie del Palio.

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