222 km, dislivello di 5400 metri. Ci siamo. Ecco la tappa più dura, lunga e difficile del Giro d’Italia.
Le incognite di oggi saranno l’ossigenazione oltre i 2000 metri, il freddo, l’alimentazione, e le
discese. Nelle salite, potrà esserci selezione.
Partenza da fermo al km 0, primi scatti con Simone Velasco che si porta via un drappello di una
decina di corridori, dietro, il gruppo già in fila indiana, se hanno gambe questi attaccanti possono
far la differenza. Tra gli attaccanti anche Bais, Ballerini, Tonelli, C.Ewan, Calmejane. Attaccanti che
rimarranno insieme fino alle salite dure
Mentre a -191,9 km comincia la salita di Lodrino, col gruppo a 3:29
A -189,4 km Geschke rompe gli indugi e si porta via un altro gruppetto di inseguitori. Nel
frattempo in gruppo Molano della UAE a fare l’andatura, mentre Geschke prende 20 metri rispetto
agli altri inseguitori e guadagna 1 minuto rispetto alla testa della corsa (2:32 di ritardo).
Al 1° GPM Pithie passa primo, con Calmejane che lo disputa con lui, discutendo perché gnon
gliel’ha lasciato.
Tra i contrattaccanti anche Alaphilippe e Maestri, mentre i battistrada sono rimasti in 10 e hanno
cominciato il tratto più duro. Inseguitori che nel tratto difficile della salita arrivano a guadagnare
sulla testa della corsa (0:59).
A -163,1 azione solitaria di Scaroni che cerca in solitaria di riportarsi sui battistrada, ora a 0:27.
Dopo poco viene raggiunto da Pellizzari e Piganzoli.
A 153,8 km 4:16 di ritardo per il gruppo, mentre Geschke ha ripreso i fuggitivi della prima ora
A -115 km la testa della corsa si dimezza e sono solo in 6 che fanno selezione, tra i quali pellizzari e
ballerini, con il gruppo di Geschke a 2:02 e il gruppo a 4:14 in lunga fila indiana che continua a
guadagnare sugli attaccanti
A -76,6 km si stacca Langhen dal gruppo, in difficoltà, testa della corsa che si riduce a 2 corridori
Scaroni e Pellizzari, a -75,5 km, salita per Mortirolo che fa tanta selezione, inseguitori a 45 secondi
che salgono a passo regolare. Scaroni e Pellizzari rimangono in testa da soli a -70,6 km
A -66,6 GPM del Mortirolo, volata vinta da Scaroni, che ora è in compagnia di Pellizzari e Conci che
si è riportato sulla testa della corsa, terzo posto per i punti dei gpm, quindi che non sarà di
Geschke. Gli inseguitori, a 28 secondi durante la discesa, tecnica e molto veloce del Mortirolo,
guadagnano qualcosa.
Foratura a -58,8 km per Lorenzo Fortunato (9° nella generale) che si ritrova a inseguire il gruppo,
sperando di rientrare.
A -51,1 km gli inseguitori raggiungono la testa, e sono ora 18, e dovranno raggiungere l’accordo se
vogliono avere speranza di giocarsi la tappa. Gruppo maglia rosa che ha rallentato e sia Lorenzo
Fortunato che Langhen della UAE possono rientrare.
Gli uomini della UAE stanno tirando e recuperano ancora, a -44 km il ritardo è di 3:39
Langhen, risalito il gruppo, è andato subito a fare l’andatura del gruppo. Intanto cominciano gli
scatti davanti con Narvaez e Velasco che tentano un’azione che fallirà, facendo saltare gli equilibri
del gruppo. La maggior parte dei fuggitivi sono probabilmente già molto stanchi e quindi non ce la
fanno a dare i cambi per tirare. Il gruppo è a 3:48 a -39,3 km. A -36,4 km Pellizzari chiama
l’ammiraglia per rifornimenti di zuccheri, mentre qualcuno si stacca per crampi. Insieme a Lui
anche il compagno di squadra Covili che è 21° nella classifica generale. Fuggitivi che mantengono
un vantaggio di 3:44 a -32,1 km.
A -30,4 km Pellizzari si stacca dai fuggitivi e non ne ha più mentre invece Pigazzoli attacca e gli altri
lo seguono, anche Sanchez si stacca e lascia i suoi gel al capitano Quintana. Anche nel gruppo
maglia rosa sono rimasti in 20, complice la salita mentre il ritardo cala ancora, si attesta a 3:07
Attila Valter transita per primo al traguardo volante.
Rimasti in 9 al comando a -24,4 km passati ora all’intergiro, si entra adesso nel passo di Foscagno a
-23,4 km.
A -21,3 Pigazzoli cerca di chiudere su Attila Valter non riuscendoci alla fine, Valter che a sua volta
insegue Steinhausen che aveva preso il largo poco prima, inseguitori che a -20 km sono a 33
secondi, mentre il gruppo si trova a 3:15, Si stacca dal gruppo invece Filippo Ganna sulle prime
rampe del Foscagno, a Geraint Thomas resta solo Aresman. Anche a Pogacar resta solo Majka, c’è
un’accelerazione nel gruppo.
A -17,9 km Conci Geschke Piganzoli e Covili, all’inseguimento, a ritmo però regolare, di Valter che a
sua volta insegue Steinhauser, che era partito all’attacco, intanto si rialza Alaphilippe insieme ad
un altro, raggiunti dal gruppo. Solo al comando Steinhauser, Attila Valter, raggiunto e superato da
Quintana, che ora insegue Steinhauser, di fatto però permettendogli con questa azione di
prendere 57 secondi di vantaggio.
A -14,4 km Quintana sale con passo regolare ma convincente e insegue da solo Steinhauser, ora a
28 secondi da lui mentre parte Pogacar, a -13,8 km nessuno sembra aver le gambe per andare a
riprenderlo, nemmeno Martinez che è dietro di lui. E Lorenzo Fortunato perde contatto. Maglia
rosa che è a 2:30 ormai.
Pogacar che a -12,4 raggiunge facilmente gli inseguitori immediati di quintana e Steinhauser, ora è
a 1:40, Steinhauser intanto superato da Quintana che rimane solo al comando. Maglia rosa che
continua a dare spettacolo, come un treno va all’inseguimento mentre dietro si danno battaglia
dal secondo posto in poi per limitare i danni
Pogacar che a -9 km supera Steinhauser, mentre Quintana passa per primo a Foscagno, lui
prenderà il secondo posto consolidando anche la classifica per la maglia azzurra, 40 secondi di
ritardo per lo sloveno, rispetto a Quintana, che vede attraverso i tornanti. Dopo la discesa, gli
ultimi km saranno in salita, terreno favorevole per l’azione di Pogacar.
Duello finale dunque tra Quintana e Pogacar!
Ultimi 3 km! 25 secondi di ritardo per Pogacar, mentre il gruppo principale dove c’è Thomas,
riprende Covili e gli altri attaccanti di giornata, Rubio cerca di attaccare gli altri uomini di classifica,
e Aresman prima, Zana parte al suo inseguimento. A -1,9 km Pogacar affianca e supera Quintana
rimanendo solo al comando! Antonio Tiberi perde contatto e purtroppo pagherà sicuramente.
Tadej Pogacar ascende in solitaria l’ultima, durissima, salita, lasciando gli altri leader della generale
a 3 minuti quasi, e va a prendersi anche questa tappa!