La Dinamo Banco di Sardegna riparte da un lungo che attacca il ferro con la stessa disinvoltura con cui punisce dall’arco. Andrea Mezzanotte – 207 centimetri, classe 1998 – lascia Treviso e approda a Sassari con un bagaglio già maturo: sette stagioni di Serie A tra Trento, Brindisi e la Nutribullet, più 53 presenze in Eurocup accumulate sotto le Dolomiti.
Nato ad Almenno San Bartolomeo, cresciuto cestisticamente a Treviglio, il bergamasco si era fatto notare presto: debutto in A2 a 17 anni, poi la chiamata dell’Aquila Trento (2018) e le prime fucilate da tre in Serie A – 14 punti a Pistoia, 17 a Reggio Emilia nel giro di tre giorni – a sancire che la mano pesante c’era. Brindisi lo ha visto chiudere a quasi 6 punti di media con un notevole 43,4 % dall’arco; Treviso gli ha regalato il career-high di 20 punti contro Napoli.
Non solo club: Mezzanotte vanta un bronzo europeo U18 (2016) e un argento mondiale U19 (2017) con la Nazionale giovanile, oltre all’esordio con la Sperimentale.
Ora la tappa sarda, definita “fondamentale” dal direttore sportivo Mauro Sartori: «Mezzanotte ha manifestato un grande entusiasmo nell'abbracciare il nostro progetto. Dal punto di vista tecnico è un lungo che apre bene il campo e che ci permetterà di sfruttare al meglio le caratteristiche di Thomas, dandoci pericolosità perimetrale, stazza fisica e un contributo solido a rimbalzo. Si tratta, inoltre, di un ragazzo che sa farsi apprezzare anche all'interno dello spogliatoio, e che ci darà una mano anche nell'inserimento dei nuovi giocatori».
Parole alle quali l’ala bergamasca replica con identica convinzione: «La proposta della Dinamo mi ha dato fin da subito grande carica, e per questo motivo ho accettato senza esitazioni. Parlare con coach Bulleri e sentire quanto fosse determinato a inserire nello spot di ala forte un giocatore con le mie caratteristiche mi ha dato subito sensazioni molto positive. Per me si tratta di un'importante opportunità, e mi auguro di ripagare la fiducia del club oltre che dello staff. Mando un grande saluto a tutti i nostri tifosi: ci vediamo ad agosto, tutti carichi per iniziare una nuova avventura».
Sassari gli consegna il palcoscenico e la maglia biancoblù: da agosto, il Banco potrà contare su un’ala di due metri e rotti capace di dilatare il parquet con il tiro, battagliare a rimbalzo e dare respiro alla batteria dei lunghi. Un innesto che promette di far lievitare l’impasto tecnico di coach Bulleri, senza inutili fronzoli ma con la sostanza che nel basket – come nella buona penna – fa sempre la differenza.