Il mare non è mai uguale a sé stesso. Cambia luce, cambia umore, cambia voce. E in certi giorni, come quelli che si preparano ad Alghero, il mare diventa palco. Sabato 21 giugno, nella spiaggia di San Giovanni, si disputerà la terza edizione della World Para Swimming Open Water Cup, la Coppa del Mondo di nuoto paralimpico in acque libere. Un evento che unisce sport, natura e orgoglio civile.
La competizione torna in Sardegna, dopo due edizioni ospitate a San Teodoro, e lo fa scegliendo uno degli scorci più emblematici della Riviera del Corallo: un lembo di sabbia fine che si apre davanti al profilo maestoso di Capo Caccia. Acque limpide, fondale trasparente, scenografia ideale per accogliere atleti provenienti da tutto il mondo, chiamati a misurarsi su distanze di 1,5 e 3 chilometri a seconda della categoria.
Il fascino di queste gare non sta solo nella fatica, nell’agonismo, nella resistenza. Sta nei volti, negli sguardi, nei gesti di chi affronta la sfida con una forza interiore che va oltre ogni medaglia. I momenti della partenza e dell’arrivo – i più intensi, i più veri – restituiscono tutta la tensione, la gioia, il rispetto che questo sport merita. Non c’è spettacolarizzazione, solo silenziosa grandezza.
A rendere possibile l’organizzazione è ancora una volta Progetto Albatross, l’associazione paralimpica sassarese che da anni lavora con rigore e passione per far crescere il nuoto paralimpico in Sardegna. A guidarla, Manolo Cattari, affiancato dalla delegata regionale FINP Silvia Fioravanti e dal presidente regionale FIN Danilo Russu: un gruppo di lavoro compatto, competente, capace di coniugare logistica ed entusiasmo con un unico obiettivo – quello di “diffondere a macchia d’olio la disciplina del fondo”.
Tutti i dettagli saranno presentati nella conferenza stampa di venerdì 20 giugno, alle ore 9:30 presso l’AlguerHall di largo Lo Quarter. Oltre agli organizzatori, interverranno il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu, Craig Nicholson per la World Para Swimming, Franco Riccobello (presidente FINP) e Claudio Secci, presidente del CIP Sardegna.
È il connubio tra natura e buone prassi organizzative a rendere unica questa tappa italiana della Coppa del Mondo. La spiaggia c'è, il mare anche. Ma ciò che conta è la dignità di chi nuota, la determinazione di chi organizza, il silenzioso rispetto di chi guarda. Ad Alghero non si celebrerà solo una competizione: si celebrerà l’umana misura del coraggio.