Il Governo romano ha impugnato la legge della Regione Sardegna sul comparto unico. Una norma approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale che parifica i trattamenti retributivi dei dipendenti pubblici. Non deve sorprendere. Roma non da oggi ha un istinto venato da un profondo senso di colonizzazione verso l'Isola. Che è considerata una realtà periferica da sfruttare più che da rispettare per le sue caratteristiche naturali, ambientali, archeologiche e tanto altro. Oltre che etniche. Infatti in Sardegna abbiamo 2/3 delle servitù militari italiane. Abbiamo uno stato di inquinamento territoriale ai vertici della nefasta graduatoria nazionale. Abbiamo collegamenti aerei e navali indecenti. La cui filosofia è lo sfruttamento dei viaggiatori sardi. Costretti a pagare tariffe esose. Come in questo periodo a ridosso delle festività. Abbiamo uno Statuto Speciale che ha rango costituzionale ma che è calpestato senza alcun pudore. La lista è lunga. Come ben sappiamo. Alessandra Todde ha detto che la bocciatura del Governo alla legge sul comparto unico è un atto politico e non tecnico. È altamente verosimile. La filosofia romana è sempre più oppressiva. Il principio di insularità in Costituzione è stato un inganno che è servito ai colonizzatori come alibi di facciata. Altro che Regno di Sardegna. Mario Guerrini.