I poteri forti. Hanno fermato le bombe nella striscia di Gaza. Per placare la ferocia della guerra c'e voluto un bullo come Trump. Che dopo aver bombardato l'Iran e minacciato Hamas di aiutare Israele a finire il lavoro sporco ha ottenuto una ipotesi di fine calvario per la popolazione palestinese. Ed ora, Trump, reclama il Nobel per la pace. Visto che persino Hamas lo ha ringraziato per la "mediazione". Io sono contento così. Perché forse non avrò più l'afflizione, ogni santo giorno, di ingoiare le notizie delle stragi della popolazione palestinese, dell'angoscia per quei poveri ostaggi ebrei, per la tragedia di quei bambini con le loro mamme martoriati tra le macerie di Gaza. Ogni giorno, in questi ultimi due anni, dopo l'immane bestialità dell'assalto del 7 ottobre, ho sorbito nel mio animo il veleno, l'amarezza, il dolore, la tristezza per le pillole informative sconvolgenti sulla tragedia palestinese. E per ciò che rappresentava per una parte e per l'altra. Ho consapevolezza che il cammino verso la quiete tra quei due popoli sia ancora lungo. Molto lungo. La speranza, però, oggi è molto forte. E benedico le immagini di gioia dei bambini gazawi e dei civili israeliani. Mario Guerrini.